REGGIO CALABRIA «Ci sono state provocazione e aggressione esercitate con particolare violenza nei confronti del carabiniere, più volte colpito e gettato a terra. Ritengo, comunque, che la vicenda sia stata chiarita in maniera netta dal procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, dopo avere partecipato alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocata dal prefetto Claudio Sammartino sull’omicidio dell’immigrato nella tendopoli di San Ferdinando. Cafiero de Raho ha definito «importante» la riunione del Comitato «non solo – ha detto – per come è stato affrontato il problema dell’accoglienza e dei diritti degli immigrati, ma soprattutto per il momento di tensione che si è vissuto in seguito alla morte del cittadino maliano. Sul piano della sicurezza, comunque, voglio ribadire che i controlli rimangono continui e capillari, già programmati e pianificati, peraltro, con l’operazione “Focus ‘ndrangheta” tuttora in corso. Credo anche che il rapporto tra i cittadini e gli immigrati continui a essere di particolare solidarietà. Ne è prova la disponibilità dimostrata qualche giorno fa del Comune di Reggio Calabria, che ha messo a disposizione una parte del suo territorio per seppellire le 45 salme giunte in porto nei giorni scorsi. Ciò dimostra una grande disponibilità d’animo di tutta la popolazione di Reggio Calabria e della sua provincia».
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