Reggio, in arrivo il "regalo" del governo

REGGIO CALABRIA Arriva l’agognato “regalo” dal governo Renzi per le disastrate casse del Comune. Reggio, infatti, rientrerebbe tra le città metropolitane interessate dal cosiddetto decreto “taglia sanzioni”. È sul tavolo di Palazzo Chigi infatti il provvedimento che prevede la cancellazione della multa comminata a Città metropolitane e vecchie Province per aver sforato il Patto di stabilità del 2015. Si tratta di una somma cospicua che per l’intero Paese ammonta a sanzioni per circa 1 miliardo di euro. Tra cui appunto Reggio Calabria. Se il decreto dovesse passare – il sottosegretario agli Affari regionali Giancluadio Bressa in una dichiarazione riportata da Repubblica ha rassicurato sull’esito positivo – per il bilancio della nascente Città metropolitana in riva allo Stretto sarebbe un vero e proprio toccasana che consentirebbe di programmare con più serenità lo sviluppo del territorio. Senza contare che se, viceversa, la sanzione fosse rimasta in piedi per i reggini si sarebbe abbattuta una clave. L’ennesima dopo gli effetti devastanti del default del bilancio comunale che hanno portato pesanti salassi per le tasche dei cittadini per via dell’incremento delle aliquote dei tributi locali.
La sanatoria ora al vaglio del Consiglio dei ministri riguarderà oltre Reggio Calabria anche altre sette Città metropolitane che si sono dimostrate poco virtuose nel gestire le risorse pubbliche cioè hanno sforato la regola imposta dal patto di Stabilità, il meccanismo imposto dalla Ue sull’equilibrio tra Pil e debito pubblico. Nei casi dei comuni il patto prevedeva anche un rigido avanzo di bilancio. Proprio grazie all’allentamento della morsa sul questo sistema, che il premier Renzi avrebbe ottenuto da Bruxelles, ora a cascata i benefici dovrebbero ricadere anche sugli enti locali tra cui appunto Reggio.
Così in attesa che quel provvedimento diventi esecutivo, gli amministratori della nascente città metropolitana si troveranno ad avere una gatta da pelare in meno per far quadrare i conti anche perché viceversa è certo il taglio sui trasferimento che dovrebbero pesare in seguito alle previsioni della legge di Stabilità 2016. Come dire: da un lato l’esecutivo porge una mano, dall’altro bastona.

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it