Frana Zumpano, il consulente della Lidl: «Evento non prevedibile»

COSENZA «Quell’evento franoso non era prevedibile». È quanto affermato dall’ingegnere Martinetti consulente tecnico della Lidl, sentito nel processo sulla frana di Zumpano, avvenuta nel marzo del 2011 dove sorge un multisala. Nel procedimento sono imputati Claudio Carelli, ex sindaco di Zumpano; Ovidio De Ierolamo (legale rappresentante del gruppo Lidl che sotto il costone incriminato ha costruito un supermercato) e Carlo Simeoli della “Dual Village”, che in quell’area ha fatto sorgere il cinema multisala “Andromeda river”. Tutti accusati del reato di frana e crollo di costruzioni.
I controlli effettuati – hanno sempre sostenuto gli imputati – hanno accertato che quelle particelle ricadevano nei terreni di proprietà del Lidl e del multisala. L’ingegnere Martinetti è stato sentito come testimone della difesa di De Ierolamo, rappresentata dall’avvocato Renzo Cocchi.
Martinetti, rispondendo alle domande del pm Giuseppe Casciaro (che era accompagnato dal suo consulente Ponte), ha ribadito che le opere effettuate prima della frana erano adeguate alla prevedibilità dell’evento. Ma – ha precisato rispondendo a una domanda dell’avvocato Francesco Chiaia (difensore di Simeoli assieme al collega Salvatore Alfano) non è escluso che la causa della frana possa essere o nelle falde acquifere o nelle acque della pioggia». Dopo l’ingegnere Martinetti, sul banco dei testimoni è salito un geologo incaricato dalla Lidl nel 2010 di eseguire alcune verifiche. E – ha specificato – che nel nel corso del sopralluogo sul costone, avvenuto nel 2010, i lavori eseguiti erano corretti. Il processo è stato aggiornato al prossimo 17 ottobre quando sarà ascoltato il professore Luciano Picarelli, consulente della difesa di Simeoli, e uno dei massimi esperti di fenomeni franosi. Nel collegio difensivo ci sono inoltre gli avvocati Franz Caruso (legale di Carelli) e Spinelli, che rappresenta le parti civili.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it