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FATA MORGANA | Quei legami tra Romeo e Zimbalatti

REGGIO CALABRIA La Festa del Mare, evento simbolo del Circolo Posidonia e dell’avvocato Romeo che ne era anima e mente, poteva contare su un amico in Regione. Grazie alle puntuali proposte dell’ex …

Pubblicato il: 14/06/2016 – 17:48
FATA MORGANA | Quei legami tra Romeo e Zimbalatti

REGGIO CALABRIA La Festa del Mare, evento simbolo del Circolo Posidonia e dell’avvocato Romeo che ne era anima e mente, poteva contare su un amico in Regione. Grazie alle puntuali proposte dell’ex direttore generale del dipartimento Agricoltura di Regione Calabria, oggi direttore della facoltà di Agraria, Giuseppe Zimbalatti, l’evento simbolo del circolo di Gallico e del suo dominus Romeo, ha potuto contare sui sontuosi finanziamenti di Palazzo Campanella.

25MILA EURO PER L’AVVOCATO Dal 2009 al 2011, nelle casse dell’avvocato Romeo e soci sono arrivati più di 25mila euro. Una bella cifra per una semplice “sponsorizzazione”. In questi termini viene infatti indicata la causale che – di anno in anno – motiva l’esborso di soldi pubblici a favore dell’associazione di Gallico. Si comincia nel 2010, con un generoso assegno da 12mila euro staccato però per la Festa del 2009, con tanto di approvazione della Giunta regionale. È infatti l’intero governo regionale, con l’allora presidente Giuseppe Scopelliti in testa, ad autorizzare il dg di Agricoltura a versare quella somma all’avvocato Romeo. Per l’anno successivo invece, ci si muove con largo anticipo e il 22 luglio 2010 si approva una “sponsorizzazione” da 8400 euro per la Festa del mare, concretamente liquidata nel maggio dell’anno successivo. Romeo e soci dovranno invece aspettare il 25 gennaio 2013 per vedersi liquidare – grazie a un decreto dirigenziale firmato da Zimbalatti – i 5mila euro concessi dalla Regione come “sponsorizzazione” della Festa del mare 2011.

NUOVO CORSO, NUOVO METODO Nel 2013 invece – stando alle intercettazioni riportate nell’informativa principale del procedimento Fata Morgana – probabilmente si cambia metodo. Il 23 luglio infatti, Romeo – ascoltato dagli investigatori – ordina all’allora Segretario Questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera, di sollecitare il dirigente Nuccio Lopez, incaricato di liquidare e accreditare le somme già deliberate dall’Ente Regionale per i «biglietti per la Festa del Mare».

«QUALI COMANDI?» Non è la prima volta che gli investigatori ascoltano il politico al telefono con l’avvocato, già all’epoca condannato in via definitiva per concorso esterno come consigliori del clan De Stefano. Al contrario, più volte hanno avuto modo di ascoltare un ossequioso Nucera rispondere – zelante – alle richieste di Romeo. «Quali comandi, Paolo» chiede – ad esempio – il Segretario Questore il 25 maggio del 2013, quando il controverso legale lo chiama per informarlo sulle iniziative in programma per la Festa del Mare di quell’anno. Un argomento che finisce per essere oggetto di molte delle telefonate registrate fra il politico e l’avvocato, ma che solo durante gli incontri al circolo Posidonia – viene affrontato in dettaglio.

CAPRE, FESTE E FONDI POR Nucera – registrano le ambientali piazzate dagli investigatori – più volte fa visita all’avvocato nel suo personalissimo feudo di Gallico. E più volte gli investigatori li ascoltano parlare di soldi, finanziamenti e bandi. C’è da finanziare la Festa del mare, ma soprattutto c’è da approfittare dei dei fondi P.O.R. Finanziamenti europei in teoria destinati allo sviluppo della Calabria, in realtà addomesticati per soddisfare i desiderata e interessi di Romeo, della sua loggia e dell’enorme rete che l’avvocato manovra a piacimento. Allo scopo, Nucera presenta anche il progetto di legge “Norme per la tutela e la valorizzazione della capra aspromontana”, mirato a «valorizzare, diffondere e consolidare la presenza di questa razza animale in Calabria nonché la commercializzazione della carne e dei suoi derivati».

E LE ARANCE? Ma all’avvocato – e a coloro che rappresenta, come Domenico Marcinò – non basta. Pretendono anche finanziamenti, programmi e progetti per la tutela dell’arancia Belladonna, varietà di agrumi coltivata di fatto solo a Gallico e nelle frazioni limitrofe. Una questione che costringe Nucera a una nuova – evidentemente illuminante – visita al circolo. Il giorno successivo è proprio lui a contattare il dg Zimbalatti.

L’INCONTRO CON ZIMBALATTI Messo al corrente del progetto, il dirigente si mostra scettico. Gli studi effettuati non sono sufficienti, ma in ogni caso, per lui non c’è remora alcuna ad incontrare i produttori al circolo Posidonia. A riferirlo a Romeo è il Segretario questore, il quale si dice certo che l’incontro servirà per «relazionare su possibili prospettive – scrivono gli investigatori – atte a formulare proposte concrete e degne di una copertura finanziaria». Dopo, aggiunge Nucera, «noi faremo la nostra azione politica». Poi ci penserà il dirigente ad aggiustare le carte e trovare i fondi.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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