«Il contratto di Frasca si rinnovava automaticamente»

COSENZA «Il contratto del direttore generale dell’Asi si rinnovava automaticamente». È quanto ha riferito in aula Antonio Gianfranco Barci, membro del comitato direttivo dell’Asi di Cosenza, sentito nel processo sulla presunta allegra gestione del Consorzio di sviluppo industriale. Sul banco degli imputati ci sono l’ex presidente Diego Tommasi, il direttore generale Stefania Frasca (che per il momento è stata sospesa dalle sue funzioni) e il responsabile dell’area contabile Carlo Antonio Rango. I reati contestati, a vario titolo agli indagati, sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e prendono in considerazione tutto il 2014. Secondo quanto è emerso, tramite false dichiarazioni la direttrice del Consorzio si sarebbe autoassegnata incrementi dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione.
Il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda, ha ascoltato Barci che ha riferito sulla seduta del 21 giugno del 2013 quella in cui – contrariamente al vero secondo l’accusa – sarebbe stato ratificato il decreto presidenziale di rinnovo del contratto di Stefania Frasca (difesa dagli avvocati Franz Caruso ed Elena Florio). In particolare, rispondendo alle domande del pm Domenico Frascino, Barci ha ricordato che in quella seduta si discusse solo dell’approvazione del bilancio e non anche dei decreti presidenziali. Ha precisato, però, di essere andato via prima del termine della riunione, quindi, di non poter escludere che dei decreti se ne sia parlato in sua assenza. Il componente del direttivo ha specificato, inoltre, che il contratto del direttore generale non doveva essere rinnovato perché, alla scadenza, si prorogava automaticamente in assenza di disdetta. Per gli altri testimoni previsti per oggi, il Tribunale con il consenso delle parti ha acquisito i verbali. Il processo è stato aggiornato al prossimo 12 luglio.

Mirella Molinaro
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