Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni di Fincalabra in merito alle risposte fornite all’eurodeputata Laura Ferrara (M5s) da parte della Commissaria alle politiche regionali Corina Cretu.
La Finanziaria regionale, organismo in house della Regione Calabria, chiarisce in merito ad alcuni articoli pubblicati dalla stampa nei giorni scorsi.
L’intervento dell’Amministrazione Regionale, in stretto coordinamento con l’attuale CdA di Fincalabra, ha consentito di limitare la reale perdita alla somma di 1,5 milioni di euro a fronte di un investimento in titoli, pari a 46 milioni e 950mila euro delle risorse del Fondo, con il precedente Consiglio d’amministrazione. Le operazioni d’investimento messe in campo da quel Cda di Fincalabra, per la tipologia di rischio associata alle stesse, in alcuni casi con elevato grado di speculatività, contrastavano palesemente sia con le Direttive Europee sia, in particolare, con quanto stabilito nell’Accordo di finanziamento sottoscritto con la Regione Calabria.
Il nuovo Cda di Fincalabra ha riportato i fondi alla loro destinazione originaria destinandoli, cioè, alle imprese calabresi. Si è preoccupato, infatti, di procedere, tempestivamente, allo smobilizzo delle citate somme, con conseguente rientro delle risorse finanziarie. Inoltre, a fronte di tale perdita ed a seguito di deliberazione assembleare da parte dell’Amministrazione Regionale è stata presentata una puntuale denuncia alla Procura della Repubblica ed alla Procura della Corte dei Conti e sono state, altresì, avviate tutte le doverose azioni giudiziarie nei confronti degli ex Amministratori e della Banca, compreso il giudizio di responsabilità ex artt. 2393 e 2407 c.c., al fine di accertarne le responsabilità e anche al fine di pervenire al reintegro della perdita di 1,5 milioni di euro.
L’Amministrazione Regionale ha tempestivamente informato la Commissione Europea con una nota esaustiva dell’intera vicenda precisando, altresì, tutte le azioni messe in campo per il recupero della perdita registrata. Tale operazione è una delle prime questioni affrontate e risolte dall’Amministrazione Regionale relativamente a Fincalabra che è attualmente oggetto di una seria attività di risanamento tecnico, organizzativo e finanziario, rispetto a un quadro di grave precarietà riscontrato già all’insediamento dell’attuale Cda.
Il Fondo Unico di Ingegneria Finanziaria, tuttora operativo con scadenza fissata al 31 ottobre 2016, grazie ad una più efficace azione di diffusione e trasparenza, ha di recente conosciuto un’accelerazione della spesa in grado di produrre risultati importanti: della dotazione originaria di 76 milioni di Euro, alla data del 28 aprile 2016, risulta complessivamente impegnato il 53%, corrispondente a circa 40 milioni di Euro a favore di oltre 170 imprese calabresi beneficiarie. Tali risultati e, conseguentemente, la competitività delle imprese beneficiarie, non potranno che incrementarsi, essendo in fase istruttoria ulteriori domande già pervenute a Fincalabra da parte di PMI calabresi e sussistendo la possibilità di accogliere domande fino a fine ottobre.
Non si configura, pertanto, il rischio di restituzione dei fondi in quanto gli stessi sono stati e sono impiegati per le finalità previste. Il Fondo Unico di Ingegneria Finanziaria, strutturato in quattro strumenti (Fondo Mezzanine Financing, Fondo di Garanzia, Fondo Equity per la creazione ed il potenziamento di imprese innovative e Fondo RIE per il rafforzamento delle imprese industriali, artigiane e di servizi esistenti), ha come finalità il miglioramento delle condizioni di accesso al credito da parte delle imprese calabresi.
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