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Provincia Cosenza: decade Di Nardo, entra Ferrari

COSENZA Sliding doors infiniti alla Provincia. Il Tribunale di Cosenza ha dichiarato decaduto dalla carica il consigliere provinciale Lino Di Nardo e affermato il diritto di subentrare del sindaco …

Pubblicato il: 16/06/2016 – 9:41
Provincia Cosenza: decade Di Nardo, entra Ferrari

COSENZA Sliding doors infiniti alla Provincia. Il Tribunale di Cosenza ha dichiarato decaduto dalla carica il consigliere provinciale Lino Di Nardo e affermato il diritto di subentrare del sindaco di Paola, Basilio Ferrari, primo dei non eletti della lista “Calabria futura”. Ma presto la situazione potrebbe essere di nuovo ribaltata, dal momento che di Nardo è stato rieletto consigliere comunale a Cosenza alle ultime amministrative del 5 giugno. Più che probabile un suo controricorso che avrebbe l’effetto di ristabilire l’ordine precedente.

LA DECISIONE Il motivo della decisione del Tribunale è semplice: la sfiducia al sindaco Occhiuto, che era anche presidente della Provincia, ha chiuso anzitempo il mandato in Comune e determinato lo scioglimento del Consiglio dove sedeva anche Di Nardo. E la legge Delrio (la 56 del 2014) – richiamata nell’ordinanza firmata dai giudici Rosa Scotto di Carlo, Rosangela Viteritti e Andrea Palma – «stabilisce che la cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere provinciale». È la naturale conseguenza del fatto che le Province sono state trasformate in enti territoriali di “secondo grado”, i cui organi politici vengono eletti non più dal popolo, ma dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni. Quindi Di Nardo, una volta terminata la sua esperienza a Palazzo dei Bruzi, «è decaduto automaticamente dalla carica di consigliere della Provincia, con l’ulteriore conseguenza che il seggio rimasto vacante deve essere (per il momento) occupato da Ferrari, cioè il secondo candidato più votato della lista “Calabria futura”. «Affinché il consigliere provinciale non sia ritenuto cessato dalla carica», continua il Tribunale, è necessario «che egli abbia già superato la consultazione elettorale con esito positivo». L’ordinanza dei giudici, depositata ieri, porta la data del 18 maggio scorso, quando Di Nardo (oggi difeso dall’avvocato Giuseppe Leporace) era solo un candidato alle successive elezioni comunali in seguito alle quali sarebbe stato rieletto in Comune.

LO STATUTO Né, secondo i magistrati, può valere quanto previsto dallo Statuto della Provincia, che autorizza a considerare non cessato dalla carica il consigliere decaduto in seguito allo scioglimento anticipato del Consiglio. Un principio, quest’ultimo, «in contrasto con quanto disposto dalla fonte legislativa».

LE ELEZIONI Le elezioni di secondo livello per la Provincia si erano svolte il 13 ottobre 2014. Ferrari e Di Nardo erano candidati nella lista che aveva ottenuto 10.216 voti ponderati, con la conseguente attribuzione di un solo seggio in Consiglio, poi assegnato al consigliere comunale grazie alle sue 1.711 preferenze, a fronte delle 1.464 del sindaco di Paola.
Ferrari, che è stato assistito dai legali Claudia Parise e Giancarlo Pompilio, potrà ora occupare il suo seggio in consiglio provinciale. Solo il futuro dirà per quanto tempo.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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