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Agguato a Cosenza, in carcere l'aggressore

COSENZA Ha fornito la sua versione dei fatti agli inquirenti Filippo Rovito, accusato del tentato duplice omicidio dell’ex consigliere comunale di Cosenza Roberto Sacco e del figlio, che sarebbe st…

Pubblicato il: 19/06/2016 – 18:39
Agguato a Cosenza, in carcere l'aggressore

COSENZA Ha fornito la sua versione dei fatti agli inquirenti Filippo Rovito, accusato del tentato duplice omicidio dell’ex consigliere comunale di Cosenza Roberto Sacco e del figlio, che sarebbe stato il vero obiettivo. Rovito – già noto alle forze dell’ordine – domenica in tarda mattinata si è costituito in Questura e nel pomeriggio è stato portato in carcere a seguito del provvedimento di fermo emesso dalla Procura. L’uomo era ricercato dalla notte di domenica quando gli uomini diretti da questore Luigi Liguori si sono messi sulle sue tracce dopo la sparatoria avvenuta a via Popilia. Rovito ha rilasciato spontanee dichiarazioni agli inquirenti sulle quali però vige il più stretto riserbo. Secondo quanto emerso dalle indagini – coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Donatella Donato – Rovito avrebbe voluto “punire” il figlio di Sacco perché lo ritiene responsabile della fine della sua relazione con la mamma della fidanzata del figlio dell’ex consigliere. Si tratterebbe quindi di un movente passionale che – precisano gli inquirenti – e’ ancora tutto da verificare e chiarire. Il pm Donato nel pomeriggio di domenica ha emesso un provvedimento di fermo a carico di Rovito per tentato duplice omicidio, minacce aggravate e violazione della legge sulle armi. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla dinamica dei fatti.

LA SPARATORIA La sparatoria e’ avvenuta dopo la mezzanotte di sabato nei pressi di via Popilia, quartiere popolare di Cosenza. L’aggressore, che era a bordo di una Mercedes, ha esploso dei colpi di pistola contro l’auto di Sacco mentre l’ex consigliere era in macchina assieme al figlio. Secondo una prima ricostruzione, Rovito avrebbe esploso otto colpi di cui tre contro la macchina di Sacco nella quale c’erano l’ex consigliere e il figlio, rimasti illesi.
Sacco – che nelle passate elezioni ha sostenuto il candidato a sindaco Enzo Paolini – ha subito presentato denuncia in questura e ha rilasciato un commento sul suo profilo Facebook: «Sto bene per fortuna. L’autore è uno squilibrato che cammina armato e fa uso di psicofarmaci».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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