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Allarme depurazione, 322 illeciti tra il 2015 e il 2016

REGGIO CALABRIA Con l’inizio della stagione estiva prende il via anche in Calabria l’operazione “Mare Sicuro 2016” della Guardia costiera per la tutela delle spiagge. Nella sede della Direzione mar…

Pubblicato il: 22/06/2016 – 14:52
Allarme depurazione, 322 illeciti tra il 2015 e il 2016

REGGIO CALABRIA Con l’inizio della stagione estiva prende il via anche in Calabria l’operazione “Mare Sicuro 2016” della Guardia costiera per la tutela delle spiagge. Nella sede della Direzione marittima di Reggio, in conferenza stampa, il direttore della Calabria e della Basilicata Andrea Agostinelli, il capitano di vascello Giancarlo Russo, il capo reparto operativo Cesare Cama, i capitani di fregata Francesco Terranova e Giuseppe Turiano e il sottotenente di vascello Roberto Pellegrino hanno illustrato le attività programmate. Per Agostinelli è stata una delle ultime apparizioni pubbliche da direttore marittimo della Calabria e della Basilicata prima del passaggio di consegne venerdì prossimo con il capitano Russo. «Tra i servizi più importanti che vengono realizzati dalla Guardia costiera – ha chiosato l’ufficiale – vi è appunto la salvaguardia delle spiagge e dei mari». «Costante – ha proseguito – è anche l’attenzione per la difesa dell’ambientale dagli effetti dell’inquinamento, disastrosi in particolare in questo territorio».

L’OPERAZIONE Disposta a livello nazionale dal Comando generale, l’operazione “Mare Sicuro” è coordinata dalla Direzione marittima di Reggio Calabria con la partecipazione di tutte le capitanerie di porto della zona. Iniziata ufficialmente il 18 giugno, si concluderà il 18 settembre. 250 militari, 39 mezzi e 32 pattuglie vigileranno ogni giorno sui litorali della Calabria e della Basilicata tirrenica per garantire la sicurezza della balneazione e il rispetto delle regole. Si vogliono impedire così incidenti causati da comportamenti imprudenti. Come quelli di chi guida acquascooter: «La maggior parte delle segnalazioni in passato – ha chiosato Cesare Cama – ha riguardato proprietari di questi mezzi da diporto che si avvicinano troppo alle coste». Il limite è di 200 metri dalle spiagge e 150 dai costoni rocciosi. «Senza dimenticare le criticità per i sub – ha proseguito – che rischiano di essere falciati». Attenzione anche per l’ambiente marino contro, ad esempio, gli scarichi a mare, e le risorse ittiche insidiate dalla pesca sportiva. Sono ben 847 km le coste che verranno pattugliate. Saranno verificati il possesso delle concessioni da parte delle strutture balneari e il rispetto dei progetti approvati dalle amministrazioni comunali, anche al fine di evitare sequestri in piena stagione come in passato. A questa, infine, che viene definita la fase operativa, è preceduta una fase di studio delle “aree calde” e di informazione. Nel primo caso sono state considerate le caratteristiche del litorale e la presenza di bagnanti o traffico diportistico. Nel secondo sono stati diffusi, anche nelle scuole, volantini informativi e promosse iniziative a favore delle amministrazioni locali. Le dotazioni di sicurezza sono state controllate con l’autoverifica da parte degli operatori turistici che hanno compilato una check-list da esibire in caso di controllo. Attivo il numero verde per le emergenze 1530.

L’ANNO SCORSO Gli obiettivi di oggi sono le criticità di ieri. È di questo parere anche Francesco Terranova per cui i 127 illeciti amministrativi contestati l’anno scorso per navigazione sotto costa non sono un numero da sottovalutare «Infatti – ha spiegato il capitano di fregata – la campagna di informazione è stata proficua. In Calabria poi non abbiamo un’attività da diporto molto intensa». Eppure, secondo i dati riferiti, 52 di queste violazioni riguardano gli acquascooter. Il problema sicurezza secondo Terranova è acuito dalla mancanza di porti turistici che incentiverebbe la realizzazione di boe abusive: 150 quelle sequestrate nel 2015 a Reggio Calabria. A cui si aggiungono la carenza di lidi con bagnini pubblici ed una cartellonistica definita “a macchia di leopardo”. La lotta all’inquinamento registra invece dati più inquietanti. Sarebbero 53 i depuratori sequestrati e 322 gli illeciti accertati tra il 2015 e il 2016, senza sottovalutare le problematiche di manutenzione della rete fognaria.

red. rc.
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