ECCELLENZE | Rinnovabili e letteratura, a Carfizzi la Calabria che funziona

CARFIZZI Storie esemplari e non solo spreco di fondi pubblici. Anche le belle storie di Calabria sono state raccontate nel volume “Rinnovabili ed efficienza energetica”, sull’uso dei fondi europei del Poi Energia (Programma operativo interregionale Energie rinnovabili e Risparmio energetico Fesr 2007-2013). Una di queste è ambientata a Carfizzi, piccolo centro di poco meno di 700 abitanti, in provincia di Crotone, incastonato tra la costa jonica, che dista circa 20 km, e i suggestivi altipiani della Sila. Nel 2014 e nel 2015 l’amministrazione comunale di Carfizzi ha partecipato all’assegnazione dei finanziamenti previsti dal programma Poi Energia. Carfizzi ha realizzato interventi per un importo complessivo di oltre 290mila euro che si sono tradotti in un impianto fotovoltaico per il municipio, della potenza di 20 kw, e di un impianto fotovoltaico visibile dall’esterno, al centro di accoglienza per immigrati, ex ostello della gioventù, per l’erogazione di 30 kw di energia. «Entrambi sono stati costruiti in policristallino – è spiegato nel volume –, con integrazione architettonica sulla falda con copertura in coppi. Parallelamente a queste installazioni, si è proceduto alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento, nella sede del municipio, con una di pompa di calore a espansione diretta e modulazione di potenza tramite inverter, della potenza termica di 43 kW. Il sistema è distribuito mediante ventilconvettori che integrano al loro interno la pompa di calore, quindi senza unità esterna, così da preservare il valore estetico e architettonico delle facciate della casa comunale».
Ma a Carfizzi non si sono fermati qui. Il Comune, grazie a buone capacità di progettazione, è riuscito a fare massa critica con l’uso di nuovo risorse pubbliche. «Attraverso l’assegnazione dei Fondi Pisl (programmi integrati di sviluppo locale) il Comune è stato in grado di realizzare il Parco letterario dedicato a Carmine Abate, per un importo di 130mila euro, la palestra comunale (130mila euro), e il laboratorio enogastronomico (105mila euro). Gli interventi di edilizia sociale hanno comportato un sostegno finanziario di circa 770.000 euro, mentre attraverso il contributo ottenuto grazie a 400mila euro messi a disposizione dai fondi di coesione, è stato possibile completare il progetto di albergo diffuso nel borgo». Oltre a ottenere nuove strutture e possedere notevoli strumenti di attrattiva turistica, i cittadini di Carfizzi ci hanno guadagnato anche in bolletta: «L’investimento ha prodotto, infatti, oltre alla riduzione di emissioni di anidride carbonica anche un risparmio pari al 20% della spesa energetica dell’amministrazione comunale». Ciò dimostra che, se supportate da una buona programmazione, anche le amministrazioni locali meno strutturate e di piccole dimensioni possono accedere ai vantaggi offerti dalle misure di sostegno finanziario.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it