REGGIO CALABRIA «In merito alla redazione del Piano strategico nazionale per il Turismo – la cui formulazione è aperta, fino al 30 giugno, alle proposte e alle indicazioni degli enti, degli operatori del settore, degli stakeholders e dei cittadini – qual è stato il contributo della Regione Calabria in termini di impulso e di coinvolgimento del territorio e delle realtà più attive e propositive a livello locale?». È quanto dichiara, in una nota, il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò.
«Non c’è alcuna traccia – sostiene – della campagna di consultazione pubblica lanciata dal governo nazionale per definire le linee guida di un documento strategico sul quale l’Italia punterà nei prossimi anni e su cui si gioca il futuro del nostro Paese. Un’altra occasione – tristemente gettata alle ortiche – di protagonismo della nostra regione nei processi di costruzione dello sviluppo. E, cosa ancor più grave, soprattutto in un settore che dovrebbe far da traino nella crescita di tante realtà dall’innata vocazione turistica. Segno che ancora non si considera quanto il turismo rappresenti un’opzione di sviluppo economico, essendo stato definito “l’industria del futuro”».
«In merito alla definizione di questo documento – prosegue l’esponente politico – ci chiediamo perché in Calabria non sono state messe in campo idonee e diffuse azioni di stimolo rispetto alla partecipazione delle istituzioni pubbliche, degli operatori di settore, degli stakeholders e delle comunità?».
«Secondo un’indagine – evidenzia il Capogruppo di Fi – per quanto riguarda i flussi interni, la Lombardia è la regione che offre il maggior contributo all’economia delle vacanze estive con 6 milioni di arrivi. Mentre la Calabria ed altre realtà del nostro Paese risultano al palo con percentuali di presenze assolutamente inadeguate rispetto alle potenzialità di territori ricchi di tesori artistici, di insediamenti archeologici e di paesaggi mozzafiato. L’unico flusso turistico è rappresentato invece dai migranti che periodicamente sbarcano nei porti calabresi…».
Secondo Nicolò, «la Calabria e il Mezzogiorno dovrebbero avere il giusto riconoscimento nella proposta di promozione nazionale del turismo per rilanciare l’economia e l’occupazione».
«Per sostenere la competitività della Calabria nella “vetrina” nazionale ed internazionale – afferma ancora – occorre una seria politica di programmazione sorretta da una strategia complessiva. Servirà investire sulla piattaforma logistica; promuovere il sistema calabrese infrastrutturale dei trasporti e dei collegamenti ferroviari, viari ed aeroportuali; sostenere le politiche ambientali, valorizzando i tanti siti di straordinario interesse naturalistico e un patrimonio costiero che si caratterizza per dimensioni e qualità. Parliamo di oltre 780 Km di costa che rappresentano il 19% del totale del litorale dell’Italia».
«Pertanto – afferma il Capogruppo di Fi – sarebbe necessario che il Presidente Oliverio avvii un percorso di cambiamento, promuovendo quel metodo partecipativo dal basso che si esprime nelle idee e nelle ambizioni dei cittadini, di cui la politica e le Istituzioni devono farsi interpreti e portavoce. È giunto il momento – conclude Nicolò – di favorire politiche di sistema in grado di destagionalizzare il turismo, rilanciandolo nel quadro di un modello sempre più inclusivo e all’insegna della qualità».
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