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«Su Fincalabra deciderà l'Anticorruzione»

CATANZARO «Le continue e brucianti sconfitte elettorali collezionate in appena un anno (Lamezia Terme e Gioia Tauro prima, Cosenza e Crotone oggi) hanno fatto perdere al presidente della Regione Ol…

Pubblicato il: 22/06/2016 – 12:54
«Su Fincalabra deciderà l'Anticorruzione»

CATANZARO «Le continue e brucianti sconfitte elettorali collezionate in appena un anno (Lamezia Terme e Gioia Tauro prima, Cosenza e Crotone oggi) hanno fatto perdere al presidente della Regione Oliverio quel poco di lucidità politica e amministrativa di cui forse era dotato agli inizi della sua lunghissima carriera. Se avesse letto con attenzione la delibera numero 206 del 2014, mai revocata e quindi in vigore, non avrebbe commesso il gravissimo errore di affidare in maniera illegittima all’esterno i compiti di assistenza tecnica al Por. Non è la prima volta, in questi mesi, che il governatore inciampa sugli atti amministrativi che vengono puntualmente bocciati dagli organi di controllo. Ora saranno la Corte dei Conti e l’Anticorruzione a pronunciarsi su questa inquietante vicenda che produce danni per l’Ente e per la società in house e i suoi dipendenti». Dopo la replica arrivata dalla Regione, i quattro consiglieri regionali di centrodestra (Domenico Tallini, Giuseppe Mangialavori, Fausto Orsomarso e Francesco Cannizzaro) che hanno segnalato l’affaire Fincalabra rincarano la dose. E ribadiscono che la delibera con la quale, a loro dire, la giunta regionale sottrae alla società in house l’assistenza tecnica ai fondi Ue per affidarla all’esterno è del tutto illegittima. «Non vi è dubbio alcuno – spiegano –, leggendo la delibera adottata dalla giunta di centrodestra, che Fincalabra è stata individuata prioritariamente come soggetto deputato alla programmazione nazionale e comunitaria. Per comodità di un presidente che non ha tempo di leggere gli atti, riportiamo testualmente il passaggio fondamentale della delibera. La giunta regionale – citano Tallini, Mangialavori, Orsomarso e Cannizzaro – ha deliberato di “di stabilire, quale atto di indirizzo, che i Dipartimenti della Regione Calabria, nel quadro delle normative nazionali e regionali ad essi applicabili, nell’ambito della complessiva politica di programmazione regionale e sulla base delle risorse economico-finanziarie assegnate a valere sul Bilancio di Previsione, comprese le risorse provenienti dall’attuazione di programmi nazionali e comunitari destinati allo sviluppo della Calabria, provvedano ad affidare prioritariamente alla società Fincalabra spa le attività strumentali connesse all’attuazione delle programmazioni dipartimentali, determinando di concerto con la stessa società i contenuti e le prestazioni oggetto di affidamento, in coerenza con le disposizioni di legge in materia di affidamento alle società in house e comunque in rapporto alla tipologia di servizio da affidare ed alle conseguenti caratteristiche e professionalità delle risorse umane da acquisire”. Più chiari di così». «Dovrà essere ora il presidente Oliverio – continuano i quattro – ad essere chiaro con i calabresi e con i consiglieri regionali interroganti, spiegando i motivi per cui disattende una delibera ancora vigente, umilia e indebolisce la propria società in house a favore di non meglio identificati “esperti esterni”».
I consiglieri regionali d’opposizione prendono atto «che Oliverio elude tutte le questioni di legittimità da noi poste nell’interrogazione. Non spiega perché si è voluta furbescamente evitare la nuova legge sugli appalti, anticipando di soli cinque giorni rispetto all’entrata in vigore delle nuove norme. Ma soprattutto non dice come intende rafforzare la posizione dei tanti dipendenti della Fincalabra che, senza la possibilità di ampliare i propri servizi, vedono fortemente a rischio il loro futuro. Sappia il governatore, che continua a giustificare il suo immobilismo con il ritornello dell’eredità del passato, che noi andremo avanti in questa azione di trasparenza e di leale battaglia a fianco dei lavorato di Fincalabra».

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