ROMA Sono stati consegnati oggi a Roma i premi del Rapporto “Comuni Ricicloni 2016” di Legambiente, nell’ambito della tre giorni del Forum rifiuti realizzato con L’editoriale La Nuova Ecologia e il Kyoto Club e in partenariato con il Coou. Il premio rappresenta un riconoscimento ai comuni virtuosi italiani che si sono distinti per la buona gestione del servizio di raccolta ed avvio a riciclo dei rifiuti differenziati. Quest’anno Legambiente ha introdotto dei nuovi criteri nella classifica: per entrare nella rosa della gestione sostenibile dei rifiuti di Comuni ricicloni, non solo si deve rispettare l’obiettivo di legge del 65% sulla raccolta differenziata ma si deve anche puntare sulla qualità e sulle politiche di prevenzione. Per questo nelle graduatorie, suddivise su base regionale e per capoluoghi, sopra e sotto i 10mila abitanti, compaiono solo quei comuni ricicloni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile. Nel dossier sono comunque elencati tutti i comuni (1520 come quelli dello scorso anno) che, rispettando gli obiettivi stabiliti dal D.Lgs 152/06, hanno differenziato e avviato a riciclaggio almeno il 65% dei rifiuti prodotti.
La Calabria entra nella classifica nazionale con il comune di Castrolibero, new entry tra i “ricicloni” che, al di sopra dei 10mila abitanti, ha un procapite secco residuo di 65,9 kg/a/ab ed una percentuale di raccolta differenziata (RD) del 78,7%. Si conferma, invece, il comune di Casole Bruzio, al di sotto dei 10mila abitanti, con un procapite secco residuo di 30,2 kg/a/ab ed una RD dell’89,2%. Seguono nella classifica regionale dei comuni sotto i 10mila abitanti, San Benedetto Ullano con 35,7 Kg/a/ab ed 81,9% di RD; Pietrafitta con 51,4% Kg/a/ab e 82,8% di RD; Trenta con 51,7 kg/a/ab e 82,0% di RD; Carolei con 52,3Kg/a/ab e 77,0% di RD; San Vincenzo La Costa con 52,6 kg/a/ab con 79,8% di RD; Marano Marchesato con 61,7 Kg/a/ab e 76,7% di RD; Pedace con 62,9 kg/a/ab e 77,9% di RD. Infine, Morano Calabro con 71,7 Kg/a/ab e 65,1% di RD.
Quest’anno il Premio Comuni Ricicloni 2016 di Legambiente vede una crescita del numero dei comuni Rifiuti free in Italia, quelli che oltre ad essere ricicloni, hanno deciso di puntare sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento. In Calabria, però, sono sempre 10 i comuni virtuosi: “Anche quest’anno, solo 10 comuni su 409 municipi calabresi sono entrati nella classifica dei comuni che hanno superato il 65% di RD – afferma Luigi Sabatini, direttore Legambiente Calabria -.Un risultato che non soddisfa e che deve spingere la politica a percorrere una strada diversa, replicando le buone pratiche dei comuni cosentini che ce l’hanno fatta e che puntano a migliorare le loro performance. La Regione deve promuovere la riduzione dei rifiuti, incentivando, ad esempio, l’autocompostaggio con politiche di minore tariffazione e semplificazione autorizzativa per i piccoli impianti di comunità”.
Anche quest’anno Conai – Consorzio nazionale imballaggi, che è partner del concorso, ha premiato i Comuni o le aggregazioni di Comuni che più hanno dimostrato il loro impegno nei confronti della raccolta differenziata di qualità dei rifiuti di imballaggio.
Il consorzio lavora a stretto contatto con i Comuni, assicurando l’avvio a recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, e garantendo un effettivo sbocco nella filiera del riciclo e del recupero ai materiali provenienti dalla raccolta urbana.
Il premio “Start Up” è stato conferito alla Città di Catanzaro e al Comune di Gimigliano che hanno avviato nel corso del 2015 un importante progetto di riqualificazione del servizio di raccolta differenziata con l’impegno di portarlo a regime entro la fine dell’anno. Il piano prevede l’introduzione del modello porta a porta, con la raccolta monomateriale di carta e vetro, e multimateriale per plastica e metalli, con la standardizzazione dei colori e delle attrezzature a livello europeo: verde per vetro, blu per la carta e giallo per il multimateriale. Alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio si aggiunge anche la separazione dei rifiuti organici.
Il Comune di Catanzaro, che partiva da un 10% di raccolta differenziata, ha dimostrato una forte volontà nel portare avanti il progetto elaborato in collaborazione con CONAI, tanto che i risultati a maggio 2016 hanno raggiunto una media di raccolta differenziata pari all’80% nelle prime due aree servite, elevando la percentuale complessiva della raccolta cittadina al 32%.
Gimigliano, piccolo comune di 3.500 abitanti limitrofo a Catanzaro, ha adottato il medesimo progetto proposto per il comune capoluogo avviando il servizio porta a porta all’inizio del 2016. Già a maggio ha superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
All’Unione dei Comuni della Valle del Torbido, in provincia di Reggio Calabria è stata assegnata la menzione speciale “Teniamoli d’occhio”, con la quale Conai ha sottoscritto un Protocollo di Intesa al fine di sviluppare le attività di raccolta differenziata dei rifiuti urbani – ed in particolare dei rifiuti di imballaggio – attraverso l’elaborazione di un piano industriale che porterà alla definizione di un modello condiviso e di un sistema gestionale unico sull’intero territorio dell’Unione per il potenziamento della raccolta differenziata finalizzata al riciclo e al recupero.
«Premiare l’impegno dei Comuni è di fondamentale importanza – ha commentato Walter Facciotto, Direttore Generale Conai – perché l’organizzazione di un buon servizio di raccolta differenziata, indispensabile per garantire un efficace avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio, richiede un forte impegno da parte sia dell’Amministrazione Comunale sia dei cittadini. Siamo contenti di dare visibilità agli esempi positivi di chi amministra con responsabilità la gestione dei rifiuti trasformandoli in una risorsa ambientale ed economica»
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