CATANZARO «Quanto tempo si dovrà attendere ancora per dare a Catanzaro un nuovo Piano urbanistico? Sono grato ai rappresentanti delle professioni che hanno finalmente riacceso i riflettori su un problema primario per il futuro della città. Perché il sindaco non sa rispondere a questa forte attenzione politica e culturale subito evidenziata invece da diversi consiglieri comunali, dalla Cgil e da altre associazioni? Perché si trascina ancora una linea che giustamente gli Ordini professionali e l’Inarsind hanno dimostrato essere “impraticabile e insostenibile”?». Lo sostiene, in una nota, l’ex sottosegretario di Stato Pino Soriero, del Pd.
«Circa 15 anni fa, nel giugno del 2002 – aggiunge – proprio il sindaco Abramo accettò di buon grado la nomina di un commissario regionale, scaricando su altri livelli la responsabilità delle scelte urbanistiche. Si preferisce forse un nuovo commissariamento da parte della Regione che giustamente, nelle settimane scorse, ha ricordato l’obbligo da parte del Comune di approvare il Psc? Perché l’amministrazione comunale non ha ascoltato la richiesta unanime della commissione Urbanistica di un nuovo piano senza il quale gli uffici continuano a rilasciare centinaia di licenze edilizie o a suscitare inevitabili contenziosi legali con gravi oneri? Adesso il Comune naviga a vista aprendo spazi di surroga alle iniziative di avvocati e magistrati che con sentenze del Tar determinano orientamenti in politica urbanistica in zone nevralgiche (l’ultimo episodio riguarda la proposta di un nuovo parco in località Giovino). È vero che, in una recente riunione della commissione, sull’allarme prospettato dal gruppo Pd, il sindaco ha dato ampia assicurazione di un esito positivo dell’azione legale perseguita dal Comune? E poi perché si usano due pesi e due misure? Subito disponibile a riconoscere l’onorario destinato al professionista esperto di marketing per il Centro storico, con risultati a dir poco modesti, l’amministrazione, esposta a milioni di penale per i contenziosi, non trova i soldi per il nuovo Piano, dando l’impressione che “voglia approfittare della fame di lavoro che c’è in giro”, come ha ricordato autorevolmente M. Frontera su Edilizia e territorio del Sole 24ore del 2 marzo scorso. I fondi devono esserci giacché la giunta di centrosinistra ha lasciato ben 500mila euro per la redazione del Piano e il consiglio comunale, su mia proposta, ha assunto un documento d’indirizzo per il rafforzamento dell’Ufficio di Piano supportato da professionalità esterne».
«Per essere all’altezza delle proprie funzioni di capoluogo regionale – conclude Pino Soriero – Catanzaro deve avere adesso il nuovo progetto di sviluppo e assetto del territorio. Il sindaco e il consiglio comunale accettino la richiesta della petizione degli ordini professionali: non c’è più tempo da perdere».
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