COSENZA «Ecco l’assessore della mia nuova giunta, padre Fedele Bisceglia, con delega al “contrasto alle povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale; ambasciatore degli invisibili e degli ultimi”». Con questo post su Facebook, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha reso “ufficiale” l’ingresso in giunta del religioso recentemente assolto in via definitiva dalla Cassazione dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di una suora (accusa per la quale era stato condannato in primo grado). La foto, pubblicata sempre sui social, suggella il patto “politico” tra Occhiuto e padre Fedele. Davvero un imprevisto nella squadra che porterà alla nascita della nuova squadra di governo nella Città dei Bruzi. Sarebbe stato lo stesso padre Fedele a proporre l’idea “folle” al primo cittadino che, dopo qualche giorno, ha ritagliato una delega fatta apposta per la storia del religioso, da sempre impegnato nel sostegno ai più bisognosi (è sua l’idea dell’Oasi francescana). «Mancano altri nove assessori, compreso il sindaco», ha commentato Occhiuto davanti alle richieste virtuali dei cittadini. Ma, a questo punto, sbizzarrirsi nel toto nomine è un esercizio pressocché inutile.
«Sono felice per questa nomina che mi spinge a fare ancora di più per i poveri», ha commentato padre Fedele. «Ringrazio il sindaco per questo incarico. Il mio impegno sarà quello di costruire un dormitorio, perché nessuno debba ritrovarsi a dormire in strada. Non posso dormire sogni tranquilli se un povero dorme fuori, sarei uno sconfitto e avrei fallito il compito assegnatomi».
x
x