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Agricoltura, partono tre bandi da 186 milioni



REGGIO CALABRIA Il Piano di Sviluppo rurale 2014-20 è finalmente ai blocchi di partenza. In una “Sala Oro” affollata, il governatore Mario Oliverio, affiancato dal dg del dipartimento regionale Agr…

Pubblicato il: 27/06/2016 – 14:20
Agricoltura, partono tre bandi da 186 milioni



REGGIO CALABRIA Il Piano di Sviluppo rurale 2014-20 è finalmente ai blocchi di partenza. In una “Sala Oro” affollata, il governatore Mario Oliverio, affiancato dal dg del dipartimento regionale Agricoltura Carmelo Salvino, dell’Autorità di Gestione del Psr Alessandro Zanfino e del consigliere delegato ai temi dell’agricoltura Mauro D’Acri, ha illustrato le prime tre misure licenziate grazie ai fondi europei destinati al comparto agroalimentare.
Sono tre i bandi presentati, per un totale di 186 milioni di euro, poco più del dieci percento della dotazione complessiva del Psr (che ammonta a circa 1.3 miliardi di euro).
I primi 74 milioni sono destinati al cosiddetto “Pacchetto Giovani” che consiste in un fondo per l’aiuto all’avviamento di nuove imprese agricole da parte di giovani agricoltori o per l’insediamento di un giovane agricoltore in un’azienda già attiva con cui il governo regionale si propone di finanziare circa 700 aziende.
La misura prevede quindi contributi fino a 50mila euro a domanda per aziende localizzate in zone svantaggiate o montane e fino a 40mila per nuove aziende localizzate altrove, mentre per le aziende esistenti è ammissibile un contributo fino al 70% degli investimenti per le aziende in aree montane o svantaggiate e fino al 60% in altre aree.
Tra i finanziamenti ammessi, ci sono: il miglioramento fondiario collegato alla produzione, alla conservazione del suolo, alla protezione delle colture e degli allevamenti, e delle dotazioni aziendali; costruzione, acquisizione, miglioramento dei fabbricati per la lavorazione, trasformazione, immagazzinamento e commercializzazione; acquisto di nuovi macchinari e attrezzature.
Sulla stessa linea, ma dedicato alle imprese esistenti, il secondo bando promosso, che ha una dotazione di 50 milioni di euro circa ed è destinato agli investimenti in immobilizzazioni materiali. Nel bando rientrano tra le spese ammissibili quelle relative all’innovazione tecnologica per la produzione, le spese per l’e-commerce o per l’installazione di impianti di produzione energetica pulita e per il trattamento delle acque di scarico aziendali.
Il terzo bando, per quasi 70 milioni di euro, è pensato per il supporto e l’accompagnamento delle aziende agricole, quindi dedicato alle spese per consulenza da parte di professionisti e aziende alle imprese agricole sia nella definizione delle strategie che nella comunicazione e nel raggiungimento degli obiettivi. Una sub-misura di questo bando è dedicata alle attività di cooperazione tra i Gal, i gruppi di azione locale, che per Oliverio devono essere «punto di riferimento per i territori e saranno misurati sui risultati raggiunti rispetto agli obiettivi che noi ci siamo posti».
A proposito di obiettivi, nel suo intervento il governatore ha spiegato: «Abbiamo assunto un impegno e lo stiamo rispettando. Lavorare con tenacia e determinazione per recuperare il tempo perduto sul Por e sul Psr. Abbiamo recuperato molto e oggi si apre la fase operativa, siamo tra le prime Regioni a partire. Invito chi critica, giustamente, a verificare questo dato. È un dato importante e voglio che non si verifichi più il grave ritardo che abbiamo dovuto affrontare con una corsa notte e giorno per evitare che la nostra regione perdesse risorse, siamo riusciti a non perdere neanche un euro. Così oggi presentiamo i primi bandi per misure di investimento. Abbiamo fatto una scelta: operare una iniziativa votata al ricambio generazionale, per dare risposte ai giovani. Non a caso le prime misure che partono vanno in questo senso. Abbiamo infatti posto premi molto elevati e abbiamo elevato al massimo gli incentivi per gli investimenti. Un’operazione che tende in modo forte ad incentivare il ricambio generazionale, con l’obiettivo di immettere 700 giovani nel comparto, ma non vogliamo fermarci a questo numero».
Fedele alle dichiarazioni che sin da inizio legislatura ha rilasciato, Oliverio ha definito la struttura burocratica regionale come «il primo nemico dello sviluppo regionale», spiegando così quindi l’intenzione di mettere in campo una «semplificazione delle procedure. Per farlo, abbiamo pensato alla digitalizzazione dell’intera procedura per l’invio delle domande, che è di per sé garanzia di trasparenza».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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