Ultimo aggiornamento alle 9:03
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

L'ira di Oliverio e la gara "cancellata"



CATANZARO Due date, due decisioni politiche in aperta contraddizione e sette milioni di euro “scomparsi”, andati in fumo. Sono gli elementi dell’affaire della Formazione professionale che scuote gl…

Pubblicato il: 28/06/2016 – 11:17
L'ira di Oliverio e la gara "cancellata"



CATANZARO Due date, due decisioni politiche in aperta contraddizione e sette milioni di euro “scomparsi”, andati in fumo. Sono gli elementi dell’affaire della Formazione professionale che scuote gli uffici della Cittadella regionale. La giunta regionale ha deciso di cancellare un progetto, Business Ideas, dopo la conclusione della gara e la stipula del contratto. Lo ha fatto, almeno apparentemente, cambiando idea in poche settimane. Questi i passaggi fondamentali. Il primo: il 12 novembre 2015 l’esecutivo guidato da Mario Oliverio approva la scheda che contiene l’idea progettuale. Lo fa all’unanimità. Il secondo: il primo dicembre, il Piano finanziario viene rimodulato. Il maquillage politico-burocratico proposto dal governatore Mario Oliverio depenna due progetti: la metropolitana Catanzaro-Germaneto (ma i 145 milioni di euro troveranno spazio nel nuovo Por) e Business Ideas. È in quei venti giorni che il governatore decide che qualcosa non quadra. Anche se la gara è passata indenne attraverso le forche caudine di un ricorso al Tar, anche se il contratto è stato rinegoziato – per un errore materiale – e poi firmato. È in quei venti giorni che si deve cercare una singolarità, un punto di rottura nel flusso degli atti e delle comunicazioni.
L’evento, a dire il vero, è piuttosto noto nei corridoi del dipartimento Lavoro e ai piani alti della Cittadella. «L’arrabbiatura di Oliverio? Una di quelle da ricordare», ci dicono. Dopo l’approvazione delle schede, infatti, al presidente della giunta regionale arriva una segnalazione su quella gara già conclusa. E lui, nonostante avesse, di fatto, firmato la scheda che la riguardava (con il sì alla delibera di giunta), non la prende bene. «Non ne sapevo nulla», dice alla burocrazia in un incontro molto teso. 
A quei tempi il governatore si è insediato ai vertici della Regione da più di un anno, ma il suo rapporto con gli uffici è sempre conflittuale. Fa fatica a fidarsi: un po’ è il carattere, un po’ l’esperienza maturata alla Provincia di Cosenza, ente più piccolo e con una burocrazia meno elefantiaca, in qualche modo meno sfuggente e più controllabile. Gli scontri con i dipartimenti sono uno dei leitmotiv della legislatura. E spesso si trasformano in indagini “conoscitive”. È accaduto per far luce sugli appalti dei mezzi antincendio di Calabria Verde, 35 milioni persi per una revoca in autotutela dopo le letteracce tra dipartimento Agricoltura, Presidenza e vertici di Calabria Verde. Altra indagine conoscitiva era stata annunciata per far luce sulla bocciatura della rendicontazione dei fondi comunitari per i servizi sociali (altri quaranta milioni andati in fumo). E, ancora, quando, in occasione della visita lampo del Capo dello Stato, il cerimoniale incorse in dimenticanze e gaffe corrette dallo stesso Mattarella. Stessa storia dopo la scoperta che il dipartimento Salute aveva prorogato il contratto alla Kpmg. E che dire della terribile pubblicità con natiche maschili al vento apparsa sulla rivista di Ryanair? Anche in quel caso, via all’indagine interna. E va da sé che le indagini interne sono molto lunghe, potenzialmente senza fine.
Ma torniamo all’affaire Business Ideas. Le certezze sono due: Oliverio si infuria per il progetto che ha appena approvato in giunta e si sfoga con i dirigenti, poi quell’idea viene accantonata. La motivazione ufficiale la fornirà il direttore generale del dipartimento Antonino De Marco: «Business Ideas non ha certificato alcuna spesa a valere sull’indicato Fse 2007-2013, per come richiesto dalle norme comunitarie». Ma è una ragione che le aziende associate per avviare il progetto contestano, anche perché avevano staccato una fattura da quasi un milione di euro che la Regione non ha mai saldato. Di questo si occuperanno i giudici (resta da vedere se lo faranno quelli amministrativi, quelli ordinari o entrambi); di sicuro resta l’alone di un ingorgo (e di un conflitto) tra i vertici della giunta e quelli della burocrazia. Accade in un dipartimento affidato a un manager di lungo corso come De Marco che, per conto di Oliverio, ha curato alcuni dei dossier più spinosi, come il commissariamento di Calabria Lavoro e della Fondazione Field. È uno degli uomini più fidati del governatore. Al pari di Stefano Locatelli, consulente sbarcato in Calabria nel 2014, ai tempi del centrodestra, e diventato, nonostante il passaggio politico, una delle figure più ascoltate dai governanti calabresi di centrosinistra. Con chi urlasse Oliverio per via dell’affaire della Formazione non è dato sapere. Di certo quello sfogo ha prodotto una virata nell’orientamento della giunta rispetto a una gara già conclusa. Una scelta le cui conseguenze sono ancora tutte da decifrare. (2. Fine)

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x