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Montilla ucciso per vendetta, arrestato un 34enne

CATANZARO Dopo 16 anni è stata fatta luce su uno dei tanti cold case del lametino. Si tratta della morte di Vincenzo Montilla, avvenuta in località Bella il 9 agosto del 2000. Le indagini cond…

Pubblicato il: 28/06/2016 – 6:31
Montilla ucciso per vendetta, arrestato un 34enne

CATANZARO Dopo 16 anni è stata fatta luce su uno dei tanti cold case del lametino. Si tratta della morte di Vincenzo Montilla, avvenuta in località Bella il 9 agosto del 2000. Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme, coordinatati dalla Dda del capoluogo, hanno portato all’individuazione di uno dei responsabili. Si tratta di Domenico Chirico, detto “U Batteru”, pregiudicato di 34 anni al quale è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Giuseppe Perri su richiesta del pm della Distrettuale Elio Romano. L’accusa è di concorso in omicidio aggravato dalle modalità mafiose.

luogo
(Il luogo in cui è stato ucciso Vincenzo Montilla)

È Chirico che avrebbe guidato il motorino nel corso dell’agguato che “in pubblica piazza, ma contando sull’omertà di molti presenti”portava a bordo il killer (ritenuto anche il mandante del delitto) Pietro Pulice, deceduto perché ucciso nel 2005. Pulice, secondo la ricostruzione offerta dagli inquirenti, avrebbe agito perché mosso dal desiderio di vendetta nei confronti di Montilla. Montilla, infatti nel 1982, era stato accusato dell’omicidio di Francesco Albisi e successivamente scarcerato grazie alla testimonianza della sua compagna. L’evento aveva spostato l’interesse investigativo su Pulice, che fu arrestato scontando una lunga detenzione. Una volta fuori, però, l’uomo aveva pensato bene di farla pagare a Montilla per averlo, seppur indirettamente, esposto alla cattura. E per mettere in atto il suo piano si sarebbe servito di Domenico Chirico – attualmente in prigione perché condannato (con sentenza confermata in secondo grado nel processo “Medusa”), e attualmente detenuto, per partecipazione all’associazione mafiosa dei “Giampà” – e Giuseppe Chirico, anch’egli, come Pietro Pulice deceduto.

“SU LAMEZIA C’E’ ATTENZIONE” Sono quattro i collaboratori di giustizia le cui versioni risultano concordanti circa i fatti che hanno portato alla morte di Vincenzo Montilla. Si tratta di Rosario Cappello, Saverio Cappello, Giuseppe Giampà e Gennaro Pulice che parlano de relato per avere appreso quanto in loro conoscenza, non essendo coinvolti nella vicenda, dai racconti dello stesso Pietro Pulice”. Lo ha affermato nel corso della conferenza stampa in seguito all’arresto di Chirico, il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri. Inoltre, secondo gli inquirenti, Pietro Pulice è la fonte attendibile della confidenze che i collaboratori hanno ricevuto, essendo l’autore materiale del delitto di Vincenzo Montilla. “Su Lamezia c’è attenzione. Lamezia non viene dimenticata e non viene dimenticato nemmeno il suo passato”, ha dichiarato il colonnello del comando provinciale di Catanzaro, Alceo Greco.
“Con questa ordinanza – ha affermato il capitano della Compagnia di Lamezia Terme, Fabio Vincelli – è stata fatta chiarezza sul gruppo di fuoco che operava in quegli anni”. “C’è da aggiungere – ha sottolineato Bombardieri – che alcuni collaboratori che oggi hanno parlato sono imputati proprio per l’omicidio di Pietro Pulice”. Pulice è stato, infatti, freddato nel 2005 su ordine della cosca Giampà perché ritenuto persona “scomoda” che metteva zizzania all’interno della consorteria.

Alessia Truzzolillo

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