MENDICINO Le foto sono apparse solo qualche giorno fa su Facebook e hanno fatto il giro di bacheche e post. “Cartoline da Monte Cocuzzo”, dice la stringata didascalia. E che cartoline: fusti abbandonati sui sentieri in uno degli scenari più suggestivi della provincia di Cosenza, nell’area del Comune di Mendicino. Tetracloroetilene, un composto nocivo per inalazione e pericoloso per l’ambiente (dato che, tra l’altro, è scarsamente biodegradabile).
Viene utilizzato nelle lavanderie a secco, come solvente per sgrassare i metalli, nell’industria chimica e farmaceutica. In ogni caso, quei fusti non erano dove sarebbero dovuti essere. E, per cercare di risalire ai responsabili, sono stati allertati sia la Polizia municipale che i carabinieri. Tutto sta a verificare la possibilità che i fusti siano tracciabili. In quel caso sarebbe possibile risalire ai responsabili. E se lo augurano in molti. I contenitori, che saranno rimossi nelle prossime ore, sono vuoti e, da un primo sopralluogo, pare che il solvente non sia stato sversato nei boschi. L’amministrazione comunale ha inoltrato una comunicazione ai carabinieri, al Corpo forestale dello Stato e alla Procura della Repubblica di Cosenza.
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