CATANZARO Tutto da rifare nell’inchiesta “Acheruntia”. Il gup di Catanzaro, Giovanna Gioia, ha dichiarato nulla la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati dell’inchiesta della Procura antimafia di Catanzaro che nel luglio 2015 ha provocato un terremoto politico ad Acri. Tra le persone coinvolte nell’inchiesta “Acheruntia”, ci sono tra gli altri Michele Trematerra e Angelo Gencarelli, rispettivamente ex assessore regionale all’Agricoltura ed ex consigliere comunale di Acri. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto la questione sollevata dal collegio difensivo secondo il quale la richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata prima dello scadere dei termini di chiusura indagine. Per tale motivo il gup ha dichiarato nulla la richiesta di rinvio a giudizio e ha restituito gli atti alla Procura, che adesso potrebbe procedere o riformulando una nuova richiesta di rinvio a giudizio o optare per una richiesta di giudizio immediato (se non sono scaduti i termini previsti per legge) nei confronti di Elio Abbruzzese, Francesco Abbruzzese, Luigi Belsito, Giuliano Bevilacqua, Alfredo Bruno, Giuseppe Burlato, Domenico Cappello, Franco Caruso, Andrea Cello, Angelo Cofone, Adolfo D’Ambrosio, Claudio Dolce, Giampaolo Ferraro, Angelo Gencarelli, Salvatore Gencarelli, Rinaldo Gentile, Massimo Greco, Enzo La Greca, Luigi Maiorano, Gemma Martorino, Giuseppe Perri, Antonio Rosa, Giuseppe Tarsitano e Michele Trematerra.
Secondo le accuse rivolte ai 24 indagati – tra i quali compare anche Giuseppe Perri, indicato dagli inquirenti come il reggente della cosca sul territorio acrese – Gencarelli, in particolare, è sospettato di essere divenuto l’anello di congiunzione tra la consorteria criminale e le istituzioni pubbliche, forte anche dello stretto legame con Trematerra. A sua volta, l’ex assessore regionale avrebbe beneficiato di questi rapporti perversi in termini di sostegno elettorale. Nell’inchiesta sono finite, complessivamente, 24 persone accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, concussione, corruzione elettorale, usura, frode informatica e reati in materia di armi.
Nel collegio difensivo, tra gli altri, anche gli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere, Pierluigi Pugliese, Marcello Manna, Antonio Quintieri, Luigi Ripoli, Lucio Esbardo.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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