CATANZARO «Al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, al consigliere Mauro D’Acri e al dipartimento Agricoltura guidato da Carmelo Salvino va riconosciuto il merito di aver testardamente perseguito – nonostante significative difficoltà – la definizione di un Piano di sviluppo rurale la cui dotazione finanziaria e le cui scelte strategiche daranno certamente impulso al consolidamento dell’agricoltura calabrese e allo sviluppo del settore agroalimentare regionale». Lo dice Francesco Esposito, presidente del Gal (Gruppo d’azione locale) Repentino e di Assogal.
«Quando parlo di scelte strategiche – aggiunge Esposito – mi riferisco alla volontà di irrobustire le già straordinarie realtà imprenditoriali agricole, di agevolare la crescita di piccole e medie aziende, di finanziare l’intrapresa agricola di 700 giovani e per questa via aiutare il ricambio generazionale, di intervenire concretamente a beneficio di quelle aree interne la cui vocazione ambientale, turistica ed agricola necessita di giusta valorizzazione. Con la presentazione dei bandi relativi alle misure a investimento saranno resi disponibili 186 milioni di euro, in pratica il 25% circa delle risorse del Psr 2014/2020 e voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per la scelta compiuta nel “Sostegno allo Sviluppo Locale Leader”; di fatto i Gal, già chiamati a riempire di contenuti e proposte la presenza calabrese a Expo, vedono finalmente – e con risorse adeguate – riconosciuto il loro ruolo e le loro capacità di lettura, programmazione ed intervento sui singoli territori». Esposito sa che non si è trattato di una scelta semplice: «Sappiamo quante resistenze vi siano state ma oggi riteniamo di poter dire – come Gal calabresi – che è stata compiuta una scelta giusta che riserverà – in prospettiva – soddisfazioni e risultati; in una regione come la Calabria con una estrema diversità di territori ed una impressionante frammentazione dell’imprenditorialità agricola i Gruppi di azione locale sono – a tutti gli effetti – lo strumento più adeguato per programmare dal basso quello sviluppo locale che è impossibile senza un’approfondita conoscenza delle esigenze territoriali ed un confronto costante con le piccole e medie imprese e con i comuni. I Gal sono dunque pronti a recitare la propria parte, da oggi inizia per noi un intenso lavoro di ascolto, progettazione ed investimento e proprio perché siamo consapevoli di queste responsabilità come Assogal monitoreremo puntualmente questo percorso rendendo pubblici i risultati ed il contributo fornito dai GAL alla realizzazione concreta del Piano di Sviluppo Rurale».
x
x