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Oliverio deve bloccare i commissari

Il segretario aziendale degli Ospedali Riuniti di Reggio e consigliere nazionale Anaao-Assomed Gianluigi Scaffidi ha inviato una nota al governatore Oliverio e al dg del dipartimento Salute Fatarel…

Pubblicato il: 02/07/2016 – 8:48
Oliverio deve bloccare i commissari

Il segretario aziendale degli Ospedali Riuniti di Reggio e consigliere nazionale Anaao-Assomed Gianluigi Scaffidi ha inviato una nota al governatore Oliverio e al dg del dipartimento Salute Fatarella in cui, dopo aver riportato alcuni passi del decreto commissariale 55 sul reclutamento del personale nelle aziende, esprime alcune considerazioni.
1. Per applicare la legge 161 del 2014, che recepisce la specifica direttiva europea finalizzata all’ottimale organizzazione del lavoro a tutela della salute dei cittadini e non quale mero privilegio per gli operatori sanitari, mancano 1.299 figure professionali in Calabria. Giova evidenziare che la menzionata legge 161 è entrata in vigore inderogabilmente dal 25 novembre 2015.
2. Per applicare la famigerata riorganizzazione ospedaliera, dettata dal piano di rientro e prevista dal Dca 30 occorrono, in aggiunta alle 1.299 di cui sopra, altre 1.721 figure professionale e, ancora, in aggiunta altre 378 figure per i Distretti (totale tra legge 161 e Dca 30 = 3.398 figure professionali).
3. La struttura commissariale ha già certificato che, nel corso del Piano di rientro, sono state perse oltre 4mila unità lavorative. Da ciò deriva che il rientro dal deficit, ancorché grazie ai due nuovi commissari esso abbia ripreso la crescita, sia esclusivamente dovuto alle quiescenze e non ai meravigliosi piani di riorganizzazione strutturale di Scura&Urbani.
4. Le direzioni delle Aziende, per come affermato nel Dca 55, hanno rappresentato l’esistenza di situazioni di emergenza organizzativa e assistenziale tali da compromettere il mantenimento dei Lea e determinare un concreto e rilevante rischio, non solo per gli utenti, ma anche per il personale dipendente;
5. I commissari affermano che il reclutamento delle figure individuate, anche in considerazione dell’approssimarsi del periodo estivo, appare di carattere emergenziale e non procrastinabile.
6. La struttura commissariale, nel Dca 55, afferma che le figure mancanti concernono profili infungibili e indispensabili ai fini del mantenimento dei Lea la cui erogazione, in assenza di personale dedicato, rischia altrimenti di essere fortemente pregiudicata con gravi ripercussioni per I’utenza.
A fronte di tutto ciò cosa si inventa il duo Scura&Urbani? Intanto opera un taglio sul numero da essi stessi ritenuto necessario e, a mo’ di saldo stagionale, riduce le figure occorrenti da 1.299 a 901. Quindi i due proconsoli decretano quanto segue: «di autorizzare, nelle more dell’approvazione del Piano dei fabbisogni del personale del SSR, il reclutamento del personale riportato nei prospetti che si allegano al presente Decreto, per formarne parte integrante e sostanziale, attraverso il ricorso a forme di lavoro flessibili in deroga ali’articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122, e s.m.i., secondo Ie previsioni del comma 542 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208, fino al termine massimo del 31 ottobre 2016».
Peccato che tra pubblicità dei bandi e procedure di selezione, considerato anche proprio il periodo estivo ritenuto dagli stessi commissari di carattere emergenziale, le aziende riusciranno ad avere l’utilizzo di tale personale per un periodo che – bene che vada – sarà della durata di due mesi/due mesi e mezzo avendo i commissari fissato il limite massimo di utilizzo al 31 ottobre 2016. E dopo? E pensare che questi due si spacciano anche come grandi lottatori contro il precariato e hanno la sfacciataggine, in un’autoesaltazione incommentabile della loro attività, di definire «un percorso virtuoso» l’adozione di simili decreti.
Al professor Fatarella chiedo quale sia il pensiero del dipartimento, principale responsabile tecnico della sanità, su questa assurdità e quale sia la logica che ha portato ad integrare il Dca 55 con il successivo Dca 56 che prevede anche una sfilza direttori di Uoc che nulla hanno a vedere con il requisito della decretazione d’urgenza. Pura e sana clientela, con il silenzio del dipartimento?
Caro presidente così è governata la sanità della nostra Regione: con le barzellette. Purtroppo molti hanno dimenticato troppo presto le morti di alcuni adolescenti, che non nomino per rispetto alle famiglie, dalle quali è derivato l’attuale Piano di rientro sempre progettato e ritoccato ma mai attuato. Bisognerà, come sempre, aspettare altre morti perché il presidente della Regione intervenga?
Ecco, anziché parlare di Sì e di No al prossimo chiarimento del suo partito perché non provate a parlare anche di questi temi oltre che degli illeciti, tipo gli incarichi a commissari straordinari non nominabili per legge o i contratti triennali (con il supporto di Dgr ad hoc) a direttori amministrativi che, per legge, non possono svolgere tale incarico per più di un anno o, ancora, delle farse tipo le dimissioni di qualche direttore generale con attribuzione di patente di legalità da parte dell’organo politico che lo ha nominato, di proroghe a commissari (con legge regionale bocciata dal Consiglio dei ministri) che hanno illecitamente sospeso la verifica dei punti nascita, di atti aziendali per parenti ed amici, etc. etc.
Potreste avere una prima risposta, la più importante, sulla perdita di consensi di un’amministrazione che resta inerte di fronte allo sfascio causato dai due proconsoli e che, anzi, vi contribuisce con una gestione meramente clientelare laddove spetta alla stessa amministrazione procedere alle scelte. Che poi il duo Scura&Urbani sia imposto dal duo Renzi-Lorenzin, in quanto la Calabria è “cosa loro” e dei loro amici, ci rende più insopportabile la colonia cui siamo obbligati dal Suo silenzio ancorché sia in gioco la Sua faccia, caro governatore, oltre che la distruzione della nostra Sanità cui sembra Le interessi poco.
Nell’augurarmi di essere smentito dai fatti e non dalle solite chiacchiere invio distinti saluti.

*Segretario aziendale Ao Reggio Calabria e consigliere nazionale Anaao-Assomed

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