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Confermato il fallimento per il proprietario dei "Due Mari"

LAMEZIA TERME La corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza di primo grado circa l’istanza di fallimento presentata dalla famiglia Tripodi contro la Fp Holding srl (società che racchiud…

Pubblicato il: 04/07/2016 – 18:14
Confermato il fallimento per il proprietario dei "Due Mari"

LAMEZIA TERME La corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza di primo grado circa l’istanza di fallimento presentata dalla famiglia Tripodi contro la Fp Holding srl (società che racchiude le quote delle altre aziende del gruppo Perri) e contro il suo socio responsabile, Franco Perri. Confermata, dunque, anche in secondo grado, la sentenza di fallimento nei confronti dell’imprenditore lametino che comporterà l’acquisizione dei beni dello stesso e della Fp holding – proprietaria, fra l’altro, delle quote del centro commerciale “Due Mari” – da parte di un curatore fallimentare che dovrà provvedere, previa vendita dei beni, a saldare il debito della società nei confronti della famiglia Tripodi, rappresentata dagli avvocati Fabrizio Falvo e Antonio Montano.
Ad aprile 2013 la “G Tripodi” srl – storica concessionaria della Fiat e Lancia a Lamezia Terme e Vibo Valentia – è stata acquisita dalla Fp Holding (all’epoca sas) di Perri. Ma l’imprenditore, secondo i ricorrenti, non avrebbe adempiuto ai doveri contrattuali, ossia di pagare il corrispettivo di 940mila euro per la cessione dell’azienda e di liberare dagli obblighi fideiussori la famiglia Tripodi (obblighi che ammontano a circa 5 milioni di euro).
I Tripodi, quindi, hanno presentato ricorso per ottenere una dichiarazione di fallimento nei confronti della Fp Holding e di Franco Perri. Ricorso accolto lo scorso 22 ottobre dal Tribunale di Catanzaro. Lunedì la seconda sezione civile della corte d’Appello di Catanzaro ha rigettato il reclamo effettuato dai falliti confermando la sentenza di primo grado.
Sarà ora compito del curatore fallimentare, nominato dal Tribunale, quello di mettere mano ai beni della società e, se lo riterrà opportuno, anche a quelli personali dell’imprenditore, per pagare con il ricavato la famiglia Tripodi e gli altri creditori (in prevalenza si tratta di banche).
C’è da aggiungere che nello scorso mese di luglio la casa madre Fiat ha revocato con effetto immediato alla “G. Tripodi Srl” il mandato di concessionaria Fiat. Le motivazioni ufficiali alla base di questa grave decisione consisterebbero nel mancato adeguamento ad alcune direttive della casa madre.
Da ottobre gli operai sono stati licenziati e l’antica concessionaria Fiat è diventata un autosalone gestito dalla “Perri automotive”.

ale. tru.

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