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Nuova assoluzione per Padre Fedele

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha assolto Padre Fedele Bisceglia e Giovanni Valentino, suo collaboratore. I due erano accusati di aver invaso arbitrariamente l’Oasi Francescana (la struttura di ac…

Pubblicato il: 05/07/2016 – 20:01
Nuova assoluzione per Padre Fedele

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha assolto Padre Fedele Bisceglia e Giovanni Valentino, suo collaboratore. I due erano accusati di aver invaso arbitrariamente l’Oasi Francescana (la struttura di accoglienza da lui fondata) e di furto di energia elettrica. I fatti contestati risalgono al 2009 quando il frate (che intanto era stato coinvolto nella vicenda giudiziaria che lo vedeva accusato di violenza sessuale ai danni di una suora e per la quale è stato assolto definitivamente) si era introdotto nella parte nuova dell’Oasi che lui stava costruendo ma i frati che, dopo il suo arresto erano subentrati nella gestione della struttura, lo avevano estromesso dall’Oasi denunciandolo per violazione di domicilio.
Da qui l’avvio di un procedimento penale nel corso del quale Padre Fedele (da poco assessore con delega alla Povertà del Comune di Cosenza) si è sempre professato innocente ribadendo che si era introdotto solo nella parte in costruzione dell’edificio per completare i lavori e per dare subito ospitalità ai più disagiati. Da allora quella parte non è stata ancora completata. Il giudice del Tribunale Alfredo Cosenza ha assolto Padre Fedele (difeso dagli avvocati Franz Caruso ed Eugenio Bisceglia) e Giovanni Valentino (difeso dall’avvocato Emilio Lirangi). L’Oasi si era costituita parte civile con l’avvocato Andrea Onofrio. 
«In quei locali, dove ospitava dei bisognosi, Padre Fedele teneva alcuni macchinari, tra cui una macchina per fare la pasta per i poveri che assisteva – dice all’Agi Franz Caruso, uno dei legali di Padre Fedele – e la sua unica colpa è stata quella di non aver intestato quei locali, a lui donati, a se stesso, come hanno fatto invece altri illustri prelati della Chiesa». «Adesso ci stiamo muovendo per chiedere un risarcimento per ingiusta detenzione – dice Eugenio Bisceglia, altro legale del religioso – e anche se sarà un cammino lungo, lo percorreremo fino in fondo».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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