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Per Pacenza scatta un altro aumento

CATANZARO Franco Pacenza continua la sua “piccola” scalata al fianco del governatore. Un passo per volta, sobriamente, come vuole l’Oliverio style. Prima l’affiancamento in materia di sanità con un…

Pubblicato il: 05/07/2016 – 10:13
Per Pacenza scatta un altro aumento

CATANZARO Franco Pacenza continua la sua “piccola” scalata al fianco del governatore. Un passo per volta, sobriamente, come vuole l’Oliverio style. Prima l’affiancamento in materia di sanità con un semplice rimborso da mille euro al mese. Poi il rinnovo dell’incarico, con mansioni più prestigiose e un rimborso più cospicuo da 2.500 euro. Infine – con la delibera di giunta firmata il 13 giugno scorso – uno stipendio vero e proprio. Il “nuovo” incarico arriva su proposta del presidente della giunta regionale. Il governatore, sulle questioni sanitarie, non si fida di nessun altro.



I NUOVI COMPITI E fa presente che «in seguito alla sottoscrizione avvenuta in data 4 maggio del Patto per la Calabria che prevede, tra l’altro, la predisposizione di un nuovo Apq in materia di investimenti in edilizia sanitaria e nuove tecnologie, nonché per le attività delegate connesse alla partecipazione come suo rappresentante alla Conferenza Stato-Regioni e, in particolare, alla Commissione Salute e sue articolazioni, nonché alla Conferenza dei Presidenti ed al coordinamento delle azioni propedeutiche all’attuazione dell’Apq 2007 in materia di investimenti nella sanità pubblica, è necessario individuare un rappresentante dell’amministrazione regionale per l’assolvimento di tali adempimenti». Piacenza è l’unico che può farcela, alla luce della «pluriennale esperienza e competenza politico-istituzionale».

LO STIPENDIO Nuovi compiti si aggiungono a quelli già individuati in nella delibera del dicembre 2015 che assumeva Pacenza fino alla fine del 2016. Di conseguenza, si ristabilisce anche il costo della consulenza. L’ex consigliere regionale (e capogruppo dei Ds) percepirà «un compenso da corrispondere con ratei mensili pari a 2.081,11 euro oltre iva ed oneri previdenziali e al lordo della ritenuta fiscale, nonché un rimborso spese mensile, debitamente documentato, per un importo massimo di 1.000 euro». Un altro passetto in avanti, dunque. Dai 2.500 euro di rimborso spese a uno stipendio vero e proprio più un compenso legato alle spese per gli spostamenti. Cifre sobrie, tutto sommato. Che si sommano al vitalizio dell’ex consigliere (circa 7.200 euro) per sfondare la “quota psicologica” dei 10mila euro. Almeno fino alla fine del 2016. Poi si vedrà.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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