Ultimo aggiornamento alle 12:55
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Trasmessa ai ministeri la "nuova" rete ospedaliera

CATANZARO Quella di martedì è stata una giornata densa per la sanità calabrese. La struttura commissariale che governa sul Piano di rientro ha approvato due decreti. Uno, soprattutto, attesissimo. …

Pubblicato il: 05/07/2016 – 19:06
Trasmessa ai ministeri la "nuova" rete ospedaliera

CATANZARO Quella di martedì è stata una giornata densa per la sanità calabrese. La struttura commissariale che governa sul Piano di rientro ha approvato due decreti. Uno, soprattutto, attesissimo. Perché ritocca in alcuni punti l’atto che ha ridisegnato la rete ospedaliera. Il decreto 30 (quello contro il quale hanno fatto ricorso una serie di Comuni calabresi e, da lunedì scorso, anche la Regione, che si è rivolta al Presidente della Repubblica) è stato modificato in alcuni punti per rispondere alle richieste del Tavolo Adduce. I cambiamenti sono stati richiesti dai ministeri che affiancano la Calabria nel percorso di revisione contabile (e non solo) del settore sanitari e i due commissari, Massimo Scura e il vice Andrea Urbani li hanno portati a termine prima della prossima riunione romana. 
Un “nuovo” decreto 30, dunque, arriverà sulle scrivanie dei funzionari ministeriali e su quelle dei dirigenti del dipartimento Tutela della Salute della Regione. Nel documento modificato si prende atto degli esiti della riunione congiunta del 19 aprile scorso, che rispetto al decreto si era espresso in termini favorevoli, e delle richieste rivolte alla struttura commissariale. Vediamo cosa cambia.
I ministeri chiedevano essenzialmente tre interventi. Il primo: un allineamento nella programmazione dell’offerta di posti letto ospedalieri agli standard normativi. I nuovi numeri, ricalcolati alla luce del decreto ministeriale 70 del 2015, appariranno sull’atto inviato nelle scorse ora a Roma dal commissario. I parametri ricalcolati prevedono che i posti letto passino dai 6.850 previsti inizialmente a 6.659 (alla luce, appunto, degli standard previsti dal decreto ministeriale). Di questi, però, 154 non potranno essere assegnati: colpa delle tariffe troppo alte per la sanità privata. In Calabria, 154 posti letto assegnati a residenze sanitarie assistenziali hanno costi superiori a quelli previsti per la lungodegenza. Il ministero chiede di decurtare questi posti dalla programmazione complessiva che, così, scende a circa 6.500 posti letto. 
Secondo intervento: il Tavolo Adduce ha chiesto di eliminare, sempre per rispettare i numeri fissati su base nazionale, i posti letto programmati nella nuova rete ospedaliera ma non assegnati (si tratta di 289 posti). La terza richiesta, invece, era quella di sistemare nella stessa sede le discipline della rete di emergenza-urgenza nell’ospedale Hub di Catanzaro, anticipando l’attivazione della rete del Sistema di trasporto materno assistito (Stam) e della rete dei Servizi di trasporto emergenza neonatale (Sten) per rendere più sicuro il percorso nascita. L’avvio di Stam e Sten sarà anticipato al dicembre 2016.
C’è, poi, un lavoro di fino svolto assieme alle strutture del dipartimento, per sistemare meglio alcuni posti riservati agli ospedali pubblici e renderli compatibili alle esigenze strutturali dei presidi ospedalieri. Il grosso del decreto 30 resta invariato; la nuova versione si adegua al Patto per la Salute e ai desiderata dei Tavoli di verifica. Un altro passaggio nella sfida a scacchi che ha portato la Regione a impugnare l’atto.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x