HORROR SHOW | È tutto un puttanesimo

di Pietro Bellantoni

2 luglio
GIUSEPPE FALCOMATÀ
(Sindaco di Reggio)

(Da La Gazzetta del Sud) Al vicesindaco di Catania: «Avete avuto fortuna, quella che a Catania non è stato presidente Peppe Raffa… Pensate un po’, qui a un certo punto si sono anche inventati un Osservatorio metropolitano, un’associazione cioè di privati cittadini nata con l’idea di fornire assistenza e indicazioni in vista delle elezioni del 7 agosto. Diciamola tutta, una sorta di Caf metropolitano».

2 luglio
FAUSTO ORSOMARSO
(Consigliere regionale)

Prima di Italia-Germania: «Über Alles! Merkel va caca!».

2 luglio
IDEA CALABRIA
(Movimento politico)

«Il disagio sociale in città [a Reggio] aumenta giorno dopo giorno, purtroppo anche nel centro storico come in via Cardinale Portanova, strada di acceso principale, a pochi metri dal consiglio regionale, si perpetra l’ennesimo scempio. In questa strada un barbone alloggia stabilmente sul marciapiede della stessa via». Ma non diamogli troppi meriti: gli scandali che hanno fatto il giro d’Italia non sono roba sua.  

3 luglio
CARLO GUCCIONE
(Ex candidato sindaco di Cosenza)

(Da Il Quotidiano del Sud) «Oliverio nella competizione è stato leale, ma non posso non sottolineare come Loiero e Scopelliti le amministrative le vinsero tutte. Significa che l’esperienza regionale ci sta penalizzando».

3 luglio
CARLO GUCCIONE/2

E le liste? «Io dopo il ritiro di Presta non ne ho trovata nemmeno una. Il Pd aveva solo 14 candidati. Non c’era nemmeno un programma politico e amministrativo».

4 luglio
MARIO MUZZÌ
(Dirigente Pd)

«È davvero stupefacente che nessuno dei cosiddetti”notabili” del Pd calabrese abbia avvertito il bisogno di proferire parola sullo stato di salute del partito e sulle tante inadempienze che hanno ridotto l’immagine dello stesso a zimbello dei mass media e dei social! Sono gravi le responsabilità di Magorno ma più gravi le collusioni di chi con la sua ignavia permette a lui e a tutti gli inquilini morosi di rimanere ai loro posti».

5 luglio
SABRINA GENTILE
(Assessore di Crotone)

(Da Il quotidiano del Sud) «Se necessario produrremo anche la lava del Vesuvio (…) tutto ciò che porta economia, posti di lavoro, gratificazione al nostro territorio, sarà fatto».

5 luglio
DALILA NESCI
(Deputata)

Mario Fantozzi. «Nel suo ricorso al capo dello Stato Oliverio ha utilizzato, contro la nuova rete ospedaliera di Scura e Urbani, tutti gli argomenti che nel tempo gli ha fornito il Movimento 5 stelle, che il governatore non ha voluto ascoltare, da Cosenza a Reggio Calabria preferendo pagare le diverse cambiali firmate nella campagna elettorale per le regionali. Appena sarà pronto, gli mostreremo il nostro filmato della sua esperienza di governo della Calabria, che ricorda le vicende di un ragioniere tanto sfigato della cinematografia italiana».

5 luglio
GIULIANO POLETTI
(Ministro del Lavoro)

Il quarantennale di Legacoop a Nocera Terinese. Rivolto alla platea: «Vi voglio bene». Poi si spiega: «Mi dicono che sono troppo amico delle imprese, ma il lavoro chi lo produce?».

5 luglio
MARCO AMBROGIO
(Consigliere comunale del Pd a Cosenza)

«Tra giacchette tirate, opere di convincimento varie, pressioni per non tenerla, vi annuncio che domani l’assemblea Libera Pd si terrà regolarmente (…) In Calabria c’è un Pd che rinvia e uno che si riunisce!».

6 luglio
GLI AUTOCONVOCATI DEL PD
(Gruppo dissidente?)

Stralcio del documento presentato alla direzione regionale: «Il costante mancato rispetto delle regole, come nel caso delle segreterie provinciali ancora guidate da chi a norma di regolamento non potrebbe farlo, il ricorso utilitaristico alle primarie, che vengono fatte saltare quando qualcuno, come è accaduto per le elezioni poi perse a Cosenza e a Crotone, e le imbarazzanti irregolarità che puntualmente accompagnano le campagne di tesseramento, sono tutte ipoteche che gravano in maniera asfissiante sul partito calabrese».

6 luglio
GIOVANNI CIPPARRONE
(Candidato consigliere alle comunali di Cosenza)

(Da Il Quotidiano del Sud) «Mi sento tradito da Paolini»; c’era «un progetto ben architettato tra Paolini e Carlo Guccione»; «siamo andati dietro a un progetto maldestro del Pd».

6 luglio
VINCENZO PASQUA
(Consigliere regionale)

Le amministrative? «Squadra che perde si cambia. E prima ancora si cambia il modulo di gioco» (…) «la barca sta colando a picco mentre il malcontento fra la gente galoppa».

6 luglio
ALESSANDRO NICOLÒ
(Consigliere regionale)

«Col governo Oliverio soffre non solo la Calabria reale, quella dei cittadini e delle imprese, ma anche
quella virtuale che vive, o almeno dovrebbe vivere, sulla rete internet per fornire informazioni e servizi e presentare al mondo il “biglietto da visita” e l’immagine stessa della Calabria. Basta scorrere, invece, sul sito internet istituzionale della Regione per scoprire un vero e proprio “cimitero” dei cosiddetti portali tematici».

7 luglio
GIANLUCA CALLIPO
(Sindaco di Pizzo)

La situazione del Pd. «Avevamo assicurato che i candidati a Crotone e Cosenza sarebbero stati scelti con il meccanismo delle primarie; avevamo promesso lo svolgimento dei congressi provinciali a Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro. Non abbiamo fatto né l’una ne l’altra cosa. Come possiamo pretendere che i cittadini ci considerino credibili se quello che diciamo dopo un minuto diventa carta straccia o materiale buono solo per guadagnare qualche mese senza che nessuno rompa le scatole?».

7 luglio
GIUSEPPE AIETA
(Consigliere regionale)

«O il Pd decide di chiedere e ottenere immediatamente la rimozione dei commissari regionali Scura e Urbani o, personalmente, non sarò complice della distruzione di ciò che era rimasto della sanità in Calabria». Se non ti dimetti non vale.

7 luglio
PINO MORELLO
(Sindaco di Limbadi)

«Lascio il Pd perché non posso accettare che la sua politica provinciale venga dettata da “reggicoda” e portaborse».

7 luglio
MARIO OLIVERIO/1
(Governatore della Calabria)

«La politica è una puttana perché la società ama e vuole il puttanesimo».

7 luglio
MARIO OLIVERIO/2

«La nostra classe potrà anche essere malata, ma se il contesto sociale fosse sano per noi non ci sarebbe scampo. Alle elezioni saremmo mandati subito a casa con un semplice tratto di penna messo in cabina elettorale. E invece questo non accade. E sapete perché? Per il motivo più semplice che ci sia: le clientele e i favori fanno comodo a tutti. E quindi nessuno, in realtà, vorrebbe che cessassero».

8 luglio
FAUSTO ORSOMARSO/2

Rimbrotti su Facebook: «Stile Pd. Avete girato una intera regione promettendo irresponsabilmente tutto e il contrario di tutto sulla sanità. Non è popolare raccontare la verità e spiegare i sacrifici di un percorso che non era semplice e non resta semplice. Oggi guidate una giunta e il vostro governo ha nominato i commissari. Non vorrete dopo due anni per caso far finta di essere opposizione alle vostre scelte e alle tante promesse?!».