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Una piattaforma per monitorare i malati di Alzheimer

COSENZA Una piattaforma per monitorare i pazienti affetti da Alzheimer. È il progetto “Alpha” (eAsy inteLligent service Platform for Healthy Ageing), ideato dall’Istituto di calcolo e reti ad alte …

Pubblicato il: 10/07/2016 – 13:44
Una piattaforma per monitorare i malati di Alzheimer

COSENZA Una piattaforma per monitorare i pazienti affetti da Alzheimer. È il progetto “Alpha” (eAsy inteLligent service Platform for Healthy Ageing), ideato dall’Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni (Icar-Cnr) di Napoli, in collaborazione con IIT e il centro regionale di Neurogenetica di Catanzaro. Lo studio è basato su criteri specifici: analisi dei disturbi comportamentali, cognitivi e sintomi neurologici, misurazioni mirate per lo sviluppo di sistemi intelligenti e piani di cura personalizzati. Per risalire ai fattori di rischio dei pazienti, si è operato sulla digitalizzazione delle cartelle cliniche dell’ex ospedale psichiatrico di Girifalco, nel Catanzarese. Il progetto è stato al centro anche di una giornata di confronto all’Università della Calabria.
Le ricercatrici dell’Iit-Cnr di Cosenza Erika Pasceri e Maria Taverniti si sono occupate della codifica delle cartelle cliniche. Delle 5250 cartelle cliniche (dal 1881 al 1931), 550 cartelle sono state trascritte e ben 4300 cartelle digitalizzate.
 Il lavoro di digitalizzazione clinica verrà fatto, a breve, anche per l’ex ospedale psichiatrico di Reggio Calabria. A interpretare i dati clinici della struttura di Girifalco è stata la dottoressa Laura Borrello, dell’Asp di Catanzaro: «Il mio è stato un lungo viaggio nei documenti storici e nella vita dei pazienti agli inizi del 900. Ogni fascicolo all’interno della cartella clinica, aveva una tabella nosologica che conteneva dati sul malato mentale in questione: dall’anamnesi, all’esame psichico, dal diario clinico, ai ricoveri». 
L’Alzheimer è una patologia che, ad oggi conta 600mila casi in tutto il mondo, con un enorme costo sociale. L’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Cosenza sta lavorando da tempo per utilizzare le risorse giuste e far uscire la Calabria dall’isolamento storico, partecipando attivamente allo sviluppo della ricerca in questo campo. In questa direzione va anche il progetto “Carte da legare”, che ha avviato e sviluppato, tra l’altro, la creazione di un sito degli archivi della psichiatria in Italia e del software ArcanaMente, per l’implementazione e gestione delle banche dati storiche di tredici ospedali psichiatrici italiani.
Quando si parla di Alzheimer, in Calabria, l’attenzione dei ricercatori va sempre alla realtà di Girifalco, piccolo paese di 7000 anime, la cui storia è profondamente legata ai malati mentali curati con l’ergoterapia nel vecchio ospedale psichiatrico.

Simbolo della ricerca in questo settore è la dottoressa Amalia Bruni, direttrice del Centro regionale di Neurogenetica dell’Asp di Catanzaro. La ricercatrice lametina si occupa da oltre venti anni delle malattie neurodegenerative e con il suo team ha firmato diverse scoperte nello studio dell’Alzheimer riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. «L’Alzheimer – ha spiegato alla platea dell’Unical – non è mai uguale a se stessa. La storia naturale dei pazienti e della famiglia di provenienza è alla base della ricostruzione del problema, che ancora dopo trent’anni non ha un farmaco risolutore. La storia entra nella scienza. Abbiamo imparato che la malattia esiste 10 anni prima come malattia biologica del cervello. La Calabria è un isolato genetico dove vi è una prolificità elevata: 160.000 soggetti dal ‘600 ai giorni nostri. La prima malata risale al 1807. Si tratta di una giovane donna di 38 anni che viveva a Parigi ma era originaria di Serrastretta, nel Catanzarese. Nelle famiglie calabresi, c’è la stessa mutazione genetica».
La Calabria sta fornendo un contributo fondamentale al progetto Alpha, che darà ai medici nuove informazioni, quantitative e semantiche, sul comportamento dei pazienti e, assieme ai dati medici, aumenterà la precisione e l’affidabilità di monitorare e valutare lo stato di salute del paziente.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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