LAMEZIA TERME Un colpo di scena rischia di ribaltare il processo d’appello “Perseo”, contro la cosca Giampà di Lamezia Terme, per il quale stanno già discutendo le difese. Nel corso dell’udienza di martedì mattina nell’elencare i nomi degli imputati e i loro difensori, Domenico Giampà, detto “Buccacciello”, ha annunciato un cambio di difesa, ossia di avere revocato la nomina dei propri difensori e di averne nominato uno nuovo. Un segnale subìto recepito dai presenti: “Buccacciello” si è “buttato” pentito. Il nuovo difensore, come primo atto, ha fatto formale richiesta di sottoporre ad interrogatorio il suo cliente da parte del sostituto procuratore generale. Una richiesta che ha sollevato non poche eccezioni da parte dei legali presenti, parecchi dei quali avevano effettuato le arringhe nei confronti dei propri assistiti e, soprattutto, si trovavano sprovvisti dei verbali di interrogatorio che Domenico Giampà ha dichiarato di avere prodotto già dallo scorso 5 luglio. La corte, però, ha ammesso l’interrogatorio di Giampà e ha disposto la rinnovazione dell’istruttoria. Domenico Giampà è stato dunque interrogato, ammesso come nuova prova a carico nell’ambito del processo d’appello “Perseo”. E ha cominciato a parlare di estorsioni, del suo ruolo all’interno della cosca e del tentato omicidio Gullo-Torcasio. L’interrogatorio – condotto dal pg, il quale ha affermato di non essere ancora in possesso, come le difese, dei verbali resi dal neo-pentito – è stato interrotto per problemi tecnici e riprenderà mercoledì mattina. Un cambio di rotta, quello di Giampà, che potrebbe, tecnicamente, fare ricominciare da capo il processo che era ormai arrivato alle battute finali.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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