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Reumatologia Reggio, Benedetto favorisce gli "amici"

on il decreto commissariale 30 del 2016, erano stati attribuiti 40 posti complessivi di degenza ordinaria per la Reumatologia, distribuiti in numero di 10 all’Ao di Cosenza e di 30 alla Casa di cur…

Pubblicato il: 12/07/2016 – 12:47
Reumatologia Reggio, Benedetto favorisce gli "amici"

on il decreto commissariale 30 del 2016, erano stati attribuiti 40 posti complessivi di degenza ordinaria per la Reumatologia, distribuiti in numero di 10 all’Ao di Cosenza e di 30 alla Casa di cura privata “Madonna dello Scoglio” in Cotronei (Kr) lasciando sguarniti gli altri presìdi ospedalieri, in particolare l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria dove da tempo opera una Uosd con notevole attività quantitativa e qualitativa.
Già all’epoca dell’emanazione del dca 30 Benedetto, direttore generale incaricato non solo per dirigere l’Azienda ma, soprattutto, per fare i corretti interessi della collettività che rappresenta il bacino di utenza della stessa Azienda ospedaliera nulla ebbe da ridire, eccepire, contestare, rilevare, evidenziare, rimarcare, sottolineare, chiedere in merito a tale organizzazione. Nulla, proprio nulla.
In merito fu presentata specifica interrogazione parlamentare anche sulla base delle indicazioni dell’ Apmar (Associazione nazionale persone con malattie reumatiche) che aveva evidenziato che la Reumatologia, nel pubblico, ha solo una struttura con posti letto (ospedale Annunziata di Cosenza) ed è tenuta ampiamente sotto gli standard minimi che prevedono un minimo di 1 struttura complessa per 1.200.000 abitanti e un massimo di 1 struttura complessa per 600mila abitanti.
La stessa Apmar evidenziò che, considerato che la popolazione della Calabria è di circa 2 milioni di abitanti, le strutture complesse previste dovrebbero essere da un minimo di 2 a un massimo di 3, come peraltro evidenziato anche nell’allegato 2 del dca in oggetto.
Il dca in oggetto modifica il precedente dca 30 confermando 10 posti letto all’Ao di Cosenza e incrementando da 30 a 40 i posti letto della Casa di cura privata. Nulla all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria che ha un bacino di utenza di poco inferiore a quello del Cosentino e a quello del Catanzarese.
Anche questa volta si registra l’assordante silenzio di Benedetto in merito a un gravissimo danno apportato dai suoi amici Scura&Urbani alla popolazione di tutta l’area sud, che coincide con la provincia di Reggio. Altro che area metropolitana. Visto il servile silenzio, direi area disgraziata.
Non si dolga per il termini “amici”, in quanto lo uso nel senso positivo della parola. Infatti, solo per due amici si rischia di finire alla Procura della Repubblica per assegnare il posto di primario di Cardiochirurgia a un professionista che non viene fuori da una selezione pubblica, come impongono le leggi vigenti, bensì da una singola indicazione nominativa del rettore dell’Università di Catanzaro (a che titolo e su quale norma di legge?). Per fortuna di Benedetto varie denunce l’hanno indotta ad atti legalitari. Dispiace che per rispettare le leggi Benedetto abbia bisogno di denunce alla magistratura ma se così è stia certo che l’Anaao non si tirerà indietro soprattutto per il bene di Benedetto, come dimostra la vicenda sopra descritta.
Egregio direttore Benedetto, lei non può non conoscere il principio di integrazione pubblico/privato sancito dalle vigenti norme sanitarie (D.Lgs. n. 502/92 e smi) che prevede che il privato integri il pubblico e non viceversa come nella specialità Reumatologia dove il privato non solo non integra ma addirittura SOSTITUISCE il pubblico. Che poi siano stati i suoi amici commissari a dettare questa linea poco importa. A lei spetta il compito – ripeto – della difesa dei diritti della collettività di riferimento dell’Azienda che è stato chiamato a dirigere per cui non può continuare a nascondersi pur di non contraddire i suoi amici.
Intanto, esporrò i fatti alla Procura della Repubblica di Catanzaro perché è inimmaginabile che per favorire un privato si lasci totalmente scoperta una intera area di utenza di circa 600mila cittadini e, inoltre, per conoscere il motivo del sovvertimento del dettato del D.Lgs. 502/92 e smi. Per i motivi su esposti le chiedo un incontro urgente sul problema “Reumatologia”. In tale incontro, se vorrà, potrà anche dare le risposte alle domande, rimaste senza risposta, che l’Anaao le ha posto da tempo.

*Segretario aziendale Anaao-Assomed ospedale di Reggio Calabria

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