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Start up, Gentile: faranno ripartire la Calabria

ROMA Si è tenuta questa mattina a Roma, presso la sede dell’Universitas Mercatorum, la cerimonia di presentazione del Libro “Just press Start Up”, scritto da Danilo Jervolino. All’incontro è i…

Pubblicato il: 12/07/2016 – 13:14
Start up, Gentile: faranno ripartire la Calabria

ROMA Si è tenuta questa mattina a Roma, presso la sede dell’Universitas Mercatorum, la cerimonia di presentazione del Libro “Just press Start Up”, scritto da Danilo Jervolino. All’incontro è intervenuto il sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico, Antonio Gentile, che ha sottolineato i cambiamenti in atto nei processi produttivi: «Stiamo assistendo – ha detto – alla quarta rivoluzione industriale, frutto della convergenza e dell’innovazione realizzata in campi diversi. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono sempre più presenti nella vita dei singoli cittadini. L’intelligenza artificiale, la robotica, l’Internet delle cose, la stampa 3D, le nanotecnologie, le biotecnologie, sono esempi che giocano un ruolo importante nei processi produttivi».
Anche le imprese dunque sono chiamate ad adeguarsi a questa evoluzione dovendo «integrare le tradizionali competenze industriali con le tecnologie digitali e di internet. Assumono rilevanza strategica gli investimenti in innovazione in chiave “Industria 4.0”, ovvero investimenti in sistemi digitali e interconnessi per aumentare la velocità e la flessibilità produttiva, lo scambio dei dati, il rapporto con il cliente finale».
In questo contesto evolutivo, le start up costituiscono la leva strategica per la creazione sia delle filiere innovative sia per il nuovo mercato digitale. «Sono le start up – continua Gentile – il cambio di paradigma nell’approccio all’imprenditorialità, in quanto legate alla ricerca, agli spin off universitari, alla aree di confine tra tecnologia, ricerca applicata, sperimentazione, costruzione di filiere, scambio di buone pratiche nazionali e internazionali. È questo fenomeno che rende inevitabile il rimodellamento delle politiche industriali pubbliche: vale a dire la necessità di imporre una transizione da modelli basati sul sostegno diretto all’impresa a politiche tese alla costruzione di ecosistemi imprenditoriali favorevoli e coesi, mediante incentivi fiscali, crediti di imposta, e sostegno alla ricerca».
«Come governo – conclude Gentile – abbiamo messo in campo in questi ultimi tre anni un quadro giuridico per sostenere la creazione di un ecosistema capace di intercettare i flussi internazionali di capitale umano e finanziario e di favorire al proprio interno la libera circolazione di conoscenza e di talento: nel nostro Paese, non è che manchino attività di innovazione o imprese innovative: il vero problema è che queste imprese troppo spesso fanno vita a sé stante. Penso al Mezzogiorno: quanto si dialoga e si producono iniziative vere e di successo tra giovani imprenditori, Università e Regioni come la Calabria, la Sicilia, la Campania? Il Mezzogiorno e l’Italia rimarranno sempre sui gradini più bassi della classifica dei Paesi innovatori se gli apparati regionali e anche ministeriali non si trasformeranno in sistemi di erogazione e controllo della spesa pubblica per investimenti: il Mise è pronto a fare pienamente la sua parte per accompagnare questi processi».

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