ROMA L’attività è ancora in corso, ma l’Autorità nazionale anticorruzione ha già individuato diverse anomalie negli appalti legati alla depurazione calabrese. Il passaggio, contenuto nella relazione 2015 del presidente dell’agenzia Raffaele Cantone, è stato reso noto in Senato. L’Autorità, in particolare, ha monitorato l’utilizzo della finanza di progetto nel caso del sistema depurativo della Regione Calabria, «per il quale sono state riscontrate gravi distorsioni a causa dell’errata ripartizione dei rischi di domanda e di disponibilità tra pubblico e privato». Infatti «i vari elementi emersi, tra cui l’elevato contributo pubblico, che mantiene sostanzialmente in capo al committente anche il rischio di costruzione, hanno indotto a segnalare la necessità di un’attenta valutazione dell’operazione, anche sotto il profilo dell’opportunità di utilizzare la procedura di project financing per gli interventi richiesti».
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