COSENZA Il consiglio dei ribelli, quelli che seguendo le sentenze del Consiglio di Stato non riconoscono più l’autorità di Mario Occhiuto. Oggi nove consiglieri provinciali su quindici, quindi la maggioranza, si sono riuniti sotto la presidenza del consigliere anziano Graziano Di Natale e hanno dato vita a un nuovo corso che si concluderà con l’elezione del nuovo presidente dell’ente. Tutto questo mentre gli uffici erano quasi deserti, tra ferie e assenze per malattia dei dirigenti rimasti lontani dalle scrivanie «per ostacolare l’avvio della procedura di decadenza di Occhiuto», avvisa amaramente Di Natale. I nove convocati, oltre lo stesso Di Natale, sono Iacucci, Figliuzzi, Nicoletti, Rizzo, Capalbo, Lucisano, Nociti e Pascarelli, tutti convinti che le sentenze recenti non lascino dubbi sul fatto che Occhiuto non sia più alla guida dell’ente. La riunione, pur se legale dal punto di vista formale, aveva qualcosa di vagamente carbonaro, anche perché le assenze strategiche di alcuni burocrati e piccole azioni di disturbo, hanno impedito all’assemblea di usare perfino i microfoni. Tuttavia Di Natale, consigliere anziano e dunque presidente facente funzione, ha portato a compimento il suo piano, cioè approvare quattro punti all’ordine del giorno, tra cui la presa d’atto della decadenza di Occhiuto e soprattutto l’avvio delle procedure necessarie ed urgenti per eleggere il successore. Si tratta dell’ultima tappa – in ordine di tempo – di una battaglia tra Di Natale e lo stesso Occhiuto, che in più occasioni ha ribadito che le sentenze emesse dal Tar, dal Consiglio di Stato e infine dal Tribunale di Cosenza non lo riguardano per nulla, portando come motivazione il parere della giurista Sandulli, che «in realtà è l’avvocato dello stesso Occhiuto e la cui opinione dunque non pare essere imparziale», spiega ancora Di Natale. Le due questioni, quella propriamente legale e quella politica dunque fionoscono per sovrapporsi e il consiglio di oggi segna un passaggio importante anche dal punto di vista amministrativo, visto che Di Natale, nella sua funzione di presidente provvisorio, ha dato ordine di interrompere il pagamento dei moltissimi consulenti chiamati da Occhiuto al suo fianco. «Ho guardato i contratti che li riguardavano, ed essi scadono con la decadenza del mandato di Occhiuto», spiega ancora Di Natale. La burocrazia, in attesa di sapere chi comanda, ha deciso intanto di schierarsi con Occhiuto, intimando agli impiegati di «non porre in essere alcuna attività senza aver preventivamente consultato il proprio dirigente». Vuol dire che le decisioni politiche assunte durante il Consiglio rischiano di restare disattese, acuendo il conflitto politico e amministrativo. Intanto un problema si annuncia con urgenza, quello dell’approvazione del bilancio, senza il quale gli impiegati rischiano di restare senza stipendio.
ELEZIONI Intanto Occhiuto indice i comizi elettorali. Si terranno il 23 ottobre prossimo le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza. Lo ha stabilito oggi il presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, che – si legge in una nota della Provincia di Cosenza – ha firmato il decreto che indice i comizi elettorali per le elezioni di secondo grado del Consiglio provinciale di Cosenza.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8 alle 20 di domenica 23 ottobre, nella sede del palazzo della Provincia, in piazza XV Marzo, presso il seggio elettorale, e presso le eventuali sottosezioni ubicate nelle sale appositamente allestite. I consiglieri provinciali, infatti, secondo i dettami della legge 56 del 2014, restano in carica solo due anni, contro i quattro del presidente della Provincia. Il consiglio attualmente in carica era stato eletto il 12 e 13 ottobre del 2014, quindi in scadenza naturale nel prossimo mese di ottobre.
Il corpo elettorale sarà costituito da sindaci e consiglieri, in carica alla data del 23 ottobre, dei Comuni ricadenti nel territorio provinciale di Cosenza.
La presentazione della candidatura e delle liste, le operazioni di votazione e quelle di scrutinio, avverranno come previsto dalla citata legge, dalle circolari 32 e 35 del ministero dell’Interno-Dipartimento affari territoriali e dal “Manuale operativo per la elezione di secondo grado”, adottato con delibera di giunta 174 del 25 luglio del 2014.
LA REPLICA La nota dell’ex presidente Occhiuto, con cui avrebbe firmato un decreto per indire le elezioni, oltre a essere un atto senza alcuna valenza giuridica, perché proveniente da soggetto senza alcun titolo, rappresenta anche un reato che non esiteremo a denunciare alla magistratura competente». Lo afferma Graziano Di Natale in una nota. «Occhiuto – prosegue – non è nessuno se non un soggetto che le tenta tutte per rimanere a galla non capendo che sta facendo la figura di chi tenta in tutti i modi di arrampicarsi sugli specchi. Si faccia poi consigliare bene senza fare figuracce. Infatti le elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali in scadenza per fine del mandato biennale deve tenersi entro 90 giorni dalla scadenza per fine mandato (12 ottobre 2016) e cioè entro il 10 gennaio 2017 ai sensi dell’art. 1 comma 79 lettera b) della legge 56/2014 come modificata dall’art. 1 comma 9 ter lettera a) del d.lgs 30/12/2015 n.210 convertito dalla legge 25/02/2016 n. 21. Il tutto tenendo conto dello svolgimento del referendum confermativo sulla legge di revisione costituzionale non escludendo un provvedimento legislativo di proroga del termine. Grazie a Dio Occhiuto non è il ministro competente ma solo un soggetto che dovrebbe avere il buon senso di mettersi da parte».
«Al Prefetto di Cosenza – conclude Di Natale – chiedo di intervenire per una questione di ordine pubblico anche perché tale notizia è falsa e infondata».
Michele Giacomantonio
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