HORROR SHOW | Oh, Mammasantissima!

di Pietro Bellantoni

9 luglio
ANDREA AMENDOLA
(Consigliere comunale di Catanzaro)

Attacco al collega d’opposizione Sergio Costanzo: «Per qualche strana alchimia politico-burocratica riesce ad avere a propria disposizione qualcuno che pulisce una scalinata comunale, ad incassare ringraziamenti pubblici sui social network e probabilmente a portare qualche voto all’incasso alla prossima tornata elettorale. Non senza prima salire sul pulpito per accusare gli altri di clientelismo, quando del clientelismo ne ha fatto una ragione di vita politica». (Sotto la replica)

10 luglio
MARCO LUSI
(Componente Direzione Pd Calabria)

Dopo la riunione del 9 luglio. «Noi “nessuno”, che non apparteniamo a correnti né a claque personali, siamo quelli che meglio di altri potremmo essere portavoce del voto libero e di opinione. Quel voto che è venuto a mancare al Pd calabrese a Cosenza e ovunque si è perso in modo devastante ed inequivocabile. Forse avete fatto bene a non farmi parlare, avrei detto qualcosa del genere. E se Minniti era venuto davvero per “ascoltare” poi lo avrebbe riportato a Renzi. Meglio di no, avete ragione. Meglio fare melina, continuate pure a imboscarvi e a rifugiarvi nell’autoreferenzialità finché non perderemo ancora e poi ancora. Se non sarà troppo tardi poi qualcuno a Roma si ricorderà della Calabria. La Regione dei “nessuno”, ancora ostaggio dei “qualcuno”».

11 luglio
SERGIO COSTANZO
(Consigliere comunale di Catanzaro)

«Un consigliere [Amendola] che per quattro anni non riesce a fare un intervento in consiglio comunale» e che «fa sorgere a noi colleghi e ai cittadini un dubbio: le sue note stampa sono farina del suo sacco o sono ordini di scuderia di cui è orgogliosamente “portaborse”? Ai posteri l’ardua sentenza».

11 luglio
CARLO TANSI/1
(Responsabile Protezione civile Calabria)

«Nella Regione Calabria per far camminare le carte da una scrivania all’altra, da un dirigente all’altro, ci vuole un miracolo… di Natuzza!».

11 luglio
VINCENZO CAPELLUPO
(Consigliere comunale Pd Catanzaro)

«Ci risiamo: ecco una nuova giunta Abramo. In 4 anni i catanzaresi hanno perso il conto di un turnover che nemmeno nell’Inter di Moratti si era mai visto».

11 luglio
DOMENICO CONCOLINO
(Consigliere comunale Catanzaro)

«Ennesimo rimpasto di giunta. Ennesimo cambio alla guida degli assessorati. Ennesimo fallimento».

11 luglio
MARIO OCCHIUTO
(Presidente della Provincia di Cosenza?)

«Trovo davvero arrogante l’atteggiamento di chi [Di Natale, leggi sotto] continua a pretendere di rivestire un ruolo che non gli è stato affidato nell’esercizio delle funzioni democratiche del voto da nessuno, un ruolo al quale, da consigliere comunale, non può neanche ambire, essendo riservato solo ai sindaci eletti nella provincia».

12 luglio
GRAZIANO DI NATALE/1
(Consigliere Provincia Cosenza)

«Occhiuto non è il presidente della Provincia, ma un ospite non gradito. A chiarire che il presidente Occhiuto è decaduto lo stabiliscono le sentenze, che possono non piacere, ma vanno rispettate».

12 luglio
CARLO TANSI/2

«E anche oggi la burocrazia nella Regione Calabria la fa da padrona… ringrazio vivamente quei dirigenti che da oltre un mese non sono stati capaci di apporre una firma su alcuni importanti documenti che rimangono pertanto bloccati sulle loro pesantissime scrivanie».

12 luglio
FRANCESCO DE NISI, GIANLUCA CALLIPO, ANTONIO LO SCHIAVO, STEFANO SORIANO
(Dirigenti Pd Vibo)

«Non si comprende il motivo per cui dovrebbe celebrarsi un congresso fuori da ogni regola se non per assecondare i desiderata di chi ha imposto e vuole ancora imporre in questa provincia una gestione personale e finalizzata all’esclusione dal Partito democratico di militanti e dirigenti anche di lungo corso». Significa che il loro candidato alla segreteria non ha nessuna chance.

13 luglio
ANTONIO LO SCHIAVO
(Consigliere comunale Vibo)

«Il sindaco di Vibo che si rifiuta di celebrare le unioni civili, il consiglio comunale che boccia un ordine del giorno per il rispetto dei diritti umani, ora manca la nascita del Ku Klux Klan e di Militia christi sezione vibonese. Poi possiamo essere soddisfatti. Viva il progresso, viva Vibo giardino sul mare».

14 luglio
ROSANNA BARBIERI
(Ex candidato sindaco di Crotone)

(Da Il Quotidiano del Sud) Assemblea cittadina del partito. «Io non faccio né un passo indietro né uno in avanti. La sconfitta era nell’aria altrimenti non sareste venuti da me». Autostima.

14 luglio
FRANCO LARATTA
(Ex deputato Pd)

(Da Il Quotidiano del Sud) «Basta con i pacchetti di tessere dopati con iscritti che sono amici e parenti, basta con le primarie truccate. Lo sa che a Roma le primarie in Calabria le chiamano “falsarie”? Si
amo riusciti a esportarle anche fuori regione».

14 luglio
LUIGI GUGLIELMELLI
(Segretario provinciale Pd Cosenza)

«Senza tessere, primarie e circoli sicuramente lo cambiamo il Partito nel senso che non ci sarà più il partito».

14 luglio
GIUSEPPE FALCOMATÀ
(Sindaco di Reggio)

«Quando ho definito la nostra villa comunale il Central Park di Reggio Calabria qualcuno ha pensato bene di fare ironia. Oggi possiamo dire che questo spazio della città ha davvero poco da invidiare al polmone verde al centro della Grande Mela». Non è una bufala: lo ha detto veramente.

14 luglio
GIUSEPPE AGLIANO
(Ex assessore comunale Reggio)

«Io avrei potuto pure dire che avremmo reso i cimiteri più vivibili (comunque avevo detto fruibili)… ma la villa comunale come Central Park… fuori concorso!». Se la giocano, dai.

14 luglio
CONO CANTELMI
(Ex candidato governatore Calabria)

«Sveglia alle 5.30. Mal di testa. La presa della pastiglia…».

15 luglio
GRAZIANO DI NATALE/2

«Occhiuto non è nessuno se non un soggetto che le tenta tutte per rimanere a galla non capendo che sta facendo la figura di chi tenta in tutti i modi di arrampicarsi sugli specchi. Si faccia poi consigliare bene senza fare figuracce».

15 luglio
ALESSANDRO DE VIRGILIO
(Giornalista e scrittore)

«In riva allo Stretto fioriscono le associazioni segrete. Tutto si decide in Cammera caritatis».

15 luglio
ERNESTO MAGORNO ENZA BRUNO BOSSIO
(Componenti Commissione antimafia)

«Quanto emerge dalle indagini dell’operazione della Dda denominata “Mammasantissima” illustrata stamani dal procuratore di Reggio Calabria Ferdinando Cafiero de Raho è assolutamente inquietante». Federico, il procuratore si chiama Federico.