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LA SANTA | I clan in visita dal senatore

REGGIO CALABRIA Di professione tecnico audiometrista, il senatore Antonio Caridi per anni avrebbe trasformato il suo studio medico a Reggio Calabria in un punto di riferimento per i clan. Lo raccon…

Pubblicato il: 16/07/2016 – 6:47
LA SANTA | I clan in visita dal senatore

REGGIO CALABRIA Di professione tecnico audiometrista, il senatore Antonio Caridi per anni avrebbe trasformato il suo studio medico a Reggio Calabria in un punto di riferimento per i clan. Lo racconta ai magistrati il pentito Roberto Moio, nipote del superboss Giovanni Tegano. «Ai tempi – dice – andavano un po’ tutti, no?». Dei tanti, il pentito ricorda «Paolo Caponera, ora Paolo De Stefano… De Meo oppure Gianfranco Giunta l’avvocato … era avvocato». C’era – dice Moio – un via vai continuo. «Insomma sempre, sempre, assiduo, era un frequentamento assiduo, lo sapevamo questo, và. Durante i periodi elettorali non ci venivano, non ci chiedevano neppure un appoggio a noi altri perché sapevano che c’erano loro  i De Stefano, non chiedevano un appoggio a noi, perché sapevano … oppure noi a loro …sapevano praticamente che i voti dovevano andare a lui insomma, và. Glieli raccoglievamo noi». E in cambio di voti, il senatore – si legge nelle carte – non si sarebbe tirato indietro quando i clan hanno chiesto un favore. Lo svela ai pm il pentito Giovambattista Fracapane, secondo il quale, durante la latitanza è bastato un ordine di Paolo Rosario De Stefano perché Caridi mandasse un medico a visitare l’allora fuggitivo.
Ma il professionista non deve aver fatto a Fracapane un’ottima impressione. «Mi sono visto con un dottore diciamo che, che siccome sto male diciamo con la digestione e ho pensato sempre che sono allergico a qualche mangiare quindi mi ha fatto Paolo l’incontro con questo dottore – racconta il collaboratore – che è una persona sui cinquanta, robusta diciamo era vestito con gli abiti che si usavano, con una polo a rombi. Quando l’ho visto mi sembravo io il dottore va, gli ho detto “Paolo ma chi mi hai portato” che io mi ero preparato tutto per bene una doccia fresco perché pensavo che mi faceva le cose per l’allergia alimentare proprio i test». E invece niente. «Questo dottore dice che l’aveva trovato con Caridi, che sarebbe non so assessore a che cosa. Aveva in uso questo appartamento qua, io sono andato pure una volta».

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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