LAMEZIA TERME Il sogno più ambizioso del sindaco Paolo Mascaro è uno in particolare: riuscire ad avere il porto turistico. A tredici mesi dalla sua elezione, il primo cittadino, oltre a snocciolare i numeri di quello che lui stesso considera un «miracolo», si lascia andare anche a qualcosa in più. «C’è già un progetto in Regione per 5mila posti barca e in settimana andrò a Roma per discuterne», le parole del sindaco che non nasconde poi tanti altri progetti per Lamezia.
Ma c’è prima di tutto il miracolo amministrativo, fatto di quei numeri tanto amati dallo stesso Mascaro e secondo il quale rappresentano il vero punto di partenza per la città. Li ha illustrati anche ieri sera nello scenario dello storico Teatro Umberto, in un incontro aperto al pubblico e in cui ha risposto alle domande dai giornalisti Saveria Gigliotti e Guglielmo Mastroianni, in veste di portavoce dei cittadini, che hanno cercato di fare il punto della situazione a poco più di un anno dalla vittoria alle amministrative. «Appena insediati e svolgendo la verifica straordinaria di cassa abbiamo trovato circa 11 milioni e 700 mila euro di anticipazioni di tesoreria e a stento si riuscivano a pagare gli stipendi – spiega Mascaro –. Ad oggi siamo tornati ad una situazione di normalità, con poco più di due milioni di euro di debiti e gli stipendi pagati regolarmente». Un lavoro, questo, che l’amministrazione ha portato avanti senza intaccare le imposte e i tributi dei lametini ma attraverso «un’opera di razionalizzazione sociale che a posto fine a questo scempio». Tra le varie misure messe in atto, fondamentale è stata la regolarizzazione della Tari e la liquidazione di Ici-Imu (risultavano non inviati al suo insediamento gli avvisi a partire dal 2010), la vendita di molti beni immobili che gravavano sulle casse comunali e una lotta decisa contro i furbetti.
Di numeri si è parlato anche per quanto riguarda la sua maggioranza, messa a dura prova nei mesi scorsi dalle dimissioni di due assessori. «Nei prossimi giorni completerò di nuovo la mia squadra, il cui lavoro in questi ultimi tempi non è stato in nessun modo intaccato dalle decisioni dei due assessori – afferma Mascaro – e questo lo dimostra il fatto che i nostri consigli si sono svolti sempre in prima convocazione e gli atti sono sempre stati approvati con i numeri assoluti della maggioranza». Stessa sicurezza viene ostentata anche per quanto riguarda la questione politica della sua squadra e della formazioni di gruppi consiliari che non erano usciti dalle urne elettorali (il caso di Calabria al centro). Non lo hanno mai toccato politicamente perché «si è sempre mantenuta la stessa coerenza per quanto riguarda l’amministrazione».
Ma sono tanti i temi che si è cercato di affrontare in poco più di due ore di dibattito. La questione del mare sporco in primis, che si è riproposta puntualmente anche quest’anno e che non riguarda solo il comune di Lamezia. Il sindaco ha infatti tenuto a precisare come il depuratore comunale sia funzionante e che bisogna agire soprattutto sui territori limitrofi. Importante è il ruolo che l’amministrazione deve svolgere in sinergia con la Procura, attraverso le denunce e querele e in particolare con la Regione, che deve investire di più in questo settore.
Altro tema molto caro ai lametini è la questione del campo rom. «Avevamo in progetto uno smantellamento rapido, ma così non è stato a causa della disattenzione dell’Aterp che avrebbe dovuto fornire degli alloggi – spiega il sindaco –. Ma nonostante questo andremo avanti con le opere di dislocazione su tutto il territorio e in particolare con un importante opera di integrazione dei soggetti coinvolti».
Molte note positive, dunque, ma tanti aspetti in cui si è ancora ad un «anno zero». Come i soli 4 dirigenti di settore (erano 11 nella giunta Speranza) che gestiscono una mole di lavoro insostenibile o la questione dei dipendenti, in cui il Comune si ritrova in difetto per quanto riguarda le categorie protette. Ma il sindaco è ottimista e continuerà sulla strada percorsa fino ad ora, illustrando gli obiettivi immediati dei prossimi mesi che saranno l’approvazione del Psc e il piano spiaggia.
Nel più lungo termine, invece, Mascaro continua a parlare di sogni. Oltre al già citato porto turistico il sindaco auspica un’uscita in anticipo del piano di riequilibro (previsto per il 2024), la realizzazione di una metropolitana leggera che tocchi tutte e tre le stazioni, un hub dei trasporti su gomma che abbia come snodo centrale proprio Lamezia e un centro di smistamento nell’area industriale.
Adelia Pantano
redazione@corrierecal.it
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