COSENZA E’ la domanda delle domande: come funziona il sistema del trasporto pubblico locale in Calabria? Quali sono i dati reali, quali i servizi offerti? E sono adeguati ai costi sostenuti dalla Regione per mantenere in piedi lo schema su cui si poggiano i trasferimenti di molti pendolari? Questioni che restano avvolte in una nebulosa politico-burocratica. E che, invece, un progetto della Regione avrebbe potuto chiarire. Dei ritardi che lasciano senza risposta molte domande, oggi, Carlo Guccione chiede conto all’assessore ai Trasporti Roberto Musmanno. E Musmanno, a ben vedere, potrebbe rispondere da due postazioni distinte: come titolare di una delega importante e come docente dell’Unical. Già, perché quel progetto che avrebbe dovuto dissipare le nubi attorno al trasporto locale, la Regione lo ha pensato proprio assieme all’Università della Calabria. Analisi dei dati, certificazione del servizio, notizie sulla mobilità, sarebbero dovuti essere già pubblici, secondo uno schema ben descritto nella convenzione che regola (meglio dire regolerebbe) i rapporti tra Regione e ateneo.
Il consigliere regionale del Pd non dimentica di mettere in evidenza i numeri. Uno soprattutto: “La Regione Calabria eroga 138 milioni di euro alle aziende di trasporto pubbliche e private. I cittadini hanno il diritto di essere informati. E per questo chiedo all’assessore Musmanno se non ritiene necessario, al fine di mettere ordine e introdurre una maggiore trasparenza ed efficienza in un settore soggetto spesso a mancati servizi che arrecano danno ai cittadini e all’economia regionale, mettere in atto iniziative necessarie e urgenti per fare in modo che tali strumenti previsti dalla convenzione vengano tutti immediatamente attivati”.
LA CERTIFICAZIONE “L’assessore regionale – spiega Guccione – dovrebbe spiegare ai cittadini calabresi quali sono le ragioni che hanno impedito la realizzazione del progetto di infomobilità nella sua interezza. Un progetto avviato in seguito alla stipula di una convenzione proprio fra Regione e università della Calabria”. Non è l’unico punto oscuro che il docente prestato alla politica è chiamato a spiegare. C’è, infatti, la questione della certificazione: “Sarebbe il caso che Musmanno spiegasse se è stato attivato il servizio di certificazione, previsto nella convenzione, del trasporto pubblico locale. E se sì, forse sarebbe il caso di diffondere questi dati. I calabresi hanno il diritto si sapere che l’installazione dell’hardware in grado di consentire la monitorizzazione costa 1600 euro per ognuno dei 1846 veicoli interessati. E quali sono, a oggi, i costi di tale servizio”. Un’idea “importante”, dice ancora Guccione, “resta da capire se è stata messa in atto. E, in caso contrario, quali sono i motivi, dopo 5 anni, per cui un progetto così decisivo nello scacchiere della mobilità regionale non è andato in porto”.
I COSTI Guccione delinea in parte i costi del sistema approntato da Regione e Unical. Oltre all’hardware necessario a monitorare spostamenti e dati (il costo complessivo, tra i dispositivi da installare su ogni bus e quelli di riserva è di circa 3,1 milioni di euro), c’è anche un software che fa salire il costo totale a 3,8 milioni, a cui vanno aggiunti 300mila per un software aggiuntivo e i costi legati all’attivazione, anch’essa definita “aggiuntiva” nella convenzione, della bigliettazione elettronica: 1.500 euro per ogni mezzo, per totale di circa 2,8 milioni di euro. Costi – almeno questi ultimi – per il momento solo virtuali, perché il progetto è rimasto incompleto.
L’ACCORDO “L’obiettivo generale – termina Carlo Guccione – dell’accordo fra Regione ed Unical era quello di garantire i servizi del trasporto pubblico locale più efficaci, efficienti e più vicini alle esigenze dei cittadini e dei turisti. Il sistema previsto doveva raggiungere i seguenti obiettivi principali: realizzare la certificazione del servizio di trasporto pubblico locale eseguito dalle aziende di trasporto concessionarie, fornire servizi di infomobilità all’interno del territorio, fornire servizi alle aziende concessionarie, consentire l’analisi dei dati derivati dallo svolgimento del servizio del trasporto pubblico locale. L’assessore regionale ai Trasporti, Roberto Musmanno, a marzo del 2016 ha annunciato che il sito “Core” (Centrale operativa regionale) per i servizi di trasporto pubblico locale sarebbe stato online, sottolineando che il sistema ancora non è stato completato in base alla convenzione stipulata il 15/11/2011 fra Regione e Unical. Adesso aspettiamo risposte”.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it
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