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Il Wwf: «Oliverio attivi un piano "glifosato zero"»

CATANZARO Tutte le organizzazioni locali del Wwf Calabria, rivolgendosi al presidente Mario Oliverio, sollecitano un provvedimento finalizzato alla eliminazione dell’uso di sostanze chimiche di sin…

Pubblicato il: 20/07/2016 – 14:53
Il Wwf: «Oliverio attivi un piano "glifosato zero"»

CATANZARO Tutte le organizzazioni locali del Wwf Calabria, rivolgendosi al presidente Mario Oliverio, sollecitano un provvedimento finalizzato alla eliminazione dell’uso di sostanze chimiche di sintesi dai disciplinari di produzione integrata 2016 approvati dalla Regione Calabria senza una sostanziale limitazione. «Chiediamo un impegno preciso per escludere da ogni premio nei bandi Psr le pratiche agricole che utilizzano il glifosato – scrivono –, ammesso tra i principi attivi insieme al famigerato clorpirifos, nelle diversificate colture a cui fanno riferimento. Le attuali indicazioni e le prescrizioni che vengono fornite, per gli ambientalisti non prevedono una effettiva strategia di diminuzione dell’uso dei presidi chimici di sintesi; inoltre tali misure vanno a sostegno soprattutto della agricoltura “convenzionale” praticata nelle grandi aziende a scapito delle aziende agricole biologiche. Vengono finanziate pratiche agricole che utilizzano anche 9 litri di gliphosate per ettaro nonché il cloropirifos, un pesticida molto pericoloso, bandito dall’Epa negli Stati Uniti per l’uso domestico, a causa delle sue contaminazioni incontrollate dovute all’alta volatilità e persistenza».
La Iarc, agenzia dell’Oms, ha definito il glifosato come un prodotto «probabilmente cancerogeno»; l’Efsa ha stabilito una moratoria e gli stessi ministri Martina (Mipaaf) e Lorenzin (Salute) hanno dichiarato la loro contrarietà al rinnovo dell’autorizzazione europea all’uso del glifosato.
Per il Wwf «è inaccettabile favorire pratiche agrarie e modelli di produzione dannosi per la salute umana e per gli equilibri ecosistemici. Non si possono stanziare decine di milioni di euro per sostenere aziende che ricorrono all’uso di sostanze così contaminanti e pericolose anche per gli effetti sui corpi idrici superficiali e di falda».
Il Wwf sollecita pertanto l’attuazione di un Par (piano azione regionale) “glifosato zero” con alcune proposte operative:
1) Contributi alle aziende agricole impegnate nell’attuazione di reali obiettivi di riduzione dell’uso della chimica di sintesi attraverso sistemi di controllo certificati;
2) L’esclusione delle pratiche agricole del diserbo attraverso l’uso di prodotti chimici di sintesi con un recupero delle rotazioni delle colture, dell’erpice striglitore, della sarchiatura e delle consociazioni;
3) Misure di sostegno finanziario alle pratiche agrarie che si impegnano al ripristino delle siepi naturali e delle fasce periferiche dei campi per la diffusione della flora spontanea;
4) Misure di promozione della “multifunzionalità” in agricoltura.
Il Wwf ricorda inoltre che «anche a bassissime concentrazioni i pesticidi risultano letali per tutti gli insetti e, molto probabilmente, anche per la fauna stanziale, entrando nel ciclo biologico e danneggiano le reti alimentari».
L’Ispra, nel 2016, anche se non dispone dei dati delle regioni meridionali, ha documentato che le sostanze chimiche (circa 300 gli agrofarmaci utilizzati in Italia) sono comprese tra gli «agenti interferenti» e agiscono come «disturbatori endocrini», molecole, quindi, che alterano a dosi minime, funzioni ormonali delicate.
«Siamo al limite della rottura degli equilibri ecologici. Non vorremmo sembrare apocalittici – fanno sapere gli ambientalisti – ma gli avvisi e i dati scientifici che giungono non possono essere ulteriormente trascurati o peggio ignorati. Rivolgendoci al presidente Oliverio chiediamo quindi più attenzione e concreti provvedimenti per quanto di sua competenza unitamente all’esecutivo, ed un impegno operativo anche in nome del “principio di precauzione”. È opportuno capire quali saranno i provvedimenti che verranno adottati, “glyphosate task force” permettendo, da parte della Commissione europea sull’eventuale proroga all’uso dell’erbicida. Restiamo in fiduciosa attesa».

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