CATANZARO Dopo 10 anni, tutti assolti. Il processo d’appello Puma, conclusosi in primo grado a dicembre 2011 con 3 condanne e 23 assoluzioni, ha visto nel secondo grado il proscioglimento anche per Giovanni Puccio (era stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione); Luigi Bumbaca (due anni e sei mesi in primo grado) e Michele D’Alfonso (due anni e quattro mesi).
L’operazione Puma, scattata il 28 dicembre 2006, era nata per dimostrare l’esistenza di un sodalizio mafioso all’interno del villaggio “Praialonga” lungo la costa crotonese. Secondo l’accusa la cosca Maesano di Isola Capo Rizzuto controllava i villaggi turistici tra Isola e Botricello, avendo come base di riferimento la struttura Praialonga. Stando alle indagini, l’imprenditore Giovanni Puccio gestiva gli affari dei Maesano all’interno del villaggio insieme a Luigi Bumbaca. Bumbaca e il funzionario pubblico Michele D’Alfonso vennero accusati di un episodio di corruzione relativo a lavori di consolidamento delle colline di Praialonga effettuati con denaro della Regione Calabria, ente che si era costituito parte civile. Già in primo grado l’associazione mafiosa era venuta meno sia per Bumbaca che per D’Alfonso. A reggere l’accusa erano soprattutto le dichiarazioni di Stefano Forleo, amministratore del condominio del villaggio “Praialonga” fino all’elezione di Luigi Bumbaca. Ma nel corso del dibattimento, in primo grado, tanti furono i testimoni che affermarono che la ‘ndrangheta non aveva mai messo piede a Praialonga. Dichiarazioni che subirono un duro attacco nel corso della requisitoria del pm, che parlò di «condizionamenti, assoggettamenti e omertà».
L’accusa, però, non ha retto neanche nel secondo grado di giudizio e ha visto l’assoluzione di tutti gli imputati.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x