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Colpo al clan Arena, sigilli a un patrimonio di 21 milioni

CROTONE Beni per circa 21 milioni di euro sono stati sequestrati, ai fini della confisca, dalla Guardia di Finanza di Crotone. L’operazione è scattata a seguito di indagini patrimoniali, coordinate…

Pubblicato il: 21/07/2016 – 9:27
Colpo al clan Arena, sigilli a un patrimonio di 21 milioni

CROTONE Beni per circa 21 milioni di euro sono stati sequestrati, ai fini della confisca, dalla Guardia di Finanza di Crotone. L’operazione è scattata a seguito di indagini patrimoniali, coordinate dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto presso la Dda, Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio.
In particolare il patrimonio messo sotto sigilli dalla fiamme gialle fa capo a Francesco Anselmo Cavarretta ritenuto, per le frequentazioni ed i riscontri emersi nelle varie attività d’indagine, «espressione economica» della cosca Arena, per uno specifico settore di affari illeciti ovvero quelli legati all’imprenditoria con particolare riferimento al percepimento di contributi pubblici.
Il provvedimento ha determinato l’applicazione del sequestro anticipato di beni mobili, immobili ed aziende nella disponibilità diretta ed indiretta dello stesso Cavarretta.
Questi, dai riscontri documentali finora raccolti, nel corso degli anni, si è inserito nell’economia legale, favorito da soggetti compiacenti, alcuni dei quali intranei alla criminalità organizzata, utilizzando ingenti liquidità finanziarie, frutto di proventi illeciti derivanti da contributi statali, europei e rimborsi Iva, erogati a imprese commerciali – ad egli stesso direttamente o indirettamente riconducibili – per circa 25 milioni di euro.

IL PATRIMONIO SEQUESTRATO Nello specifico, l’esecuzione dell’atto giudiziario ha portato al sequestro da parte delle fiamme gialle dei seguenti beni: partecipazioni in 13 società di capitali ubicate in Calabria, Lombardia e Toscana, aventi per oggetto sociale l’attività nautica/cantieristica, immobiliare ed alberghiera, un complesso turistico-ricettivo, sito in Isola di Capo Rizzuto, con annessa azienda agricola, estesa su sei ettari e 2 opifici, tre immobili di natura residenziale, in Crotone, Isola di Capo Rizzuto e Cotronei, un terreno edificabile di circa 43.000 mq, ubicato in località Le Castella di Isola di Capo Rizzuto, antistante il porticciolo turistico, due autovetture e un quad, quattro assicurazioni sulla vita per un valore di oltre 1 milione di euro, un esercizio commerciale (bar) in Isola di Capo Rizzuto.
Il Tribunale di Crotone, nel decretare il sequestro dei beni il cui valore complessivo è stimato per circa 21 milioni di euro, ha fissato la discussione sul merito della proposta all’udienza del 22 settembre 2016 per il prosieguo, ai fini delle autonome valutazioni delle autorità competenti, circa la confisca, quale epilogo finale dell’illecito arricchimento.

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