COSENZA Avrebbero organizzato una truffa nel settore della solidarietà. Per questo motivo il pm della Procura di Cosenza Giuseppe Visconti ha chiesto nove condanne e quattro assoluzioni per gli imputati del processo “Cuore e sorriso”, che prende il nome delle omonime due onlus finite al centro dell’inchiesta. La base logistica dell’organizzazione, secondo l’accusa, era una palestra di Rende, la “Skorpion health club”, ma le ramificazioni coprivano tutto il territorio nazionale. Erano finiti in manette Sandro Daniele (proprietario della palestra), Arianna Mauro, Giuseppe Santoro, Simone Santoro, Giuseppe Ponzano, Alessandro Di Fino, Diego Damaggio e Manuel Intrieri.
Il pm ha chiesto 3 anni e sei mesi per Sandro Daniele, 2 anni e otto mesi per Arianna Mauro, 3 anni per Giuseppe Ponzano, 2 anni e otto mesi per Alessandro Di Fino, 2 anni per Diego Damaggio, un anno e quattro mesi per Marco Filippelli, un anno e due mesi per Serena Leggio, un anno e quattro mesi per Mattia Bibbiò, 2 anni e otto mesi per Manuel Intrieri. E ha chiesto l’assoluzione per Francesco Benito Voltasio, Roberto Sprovieri, Francesco Arena e Francesco Filippelli. Al termine della requisitoria le difese hanno smontato le accuse della Procura sostenendo che non esiste alcuna associazione a delinquere, che non si è materializzata alcuna truffa perché i volontari non hanno mai preso alcun euro di quelli dati in beneficenza. Il collegio, presieduto dal giudice Lucia Marletta, ha aggiornato il processo al prossimo 7 settembre quando sarà emessa la sentenza. Nel collegio difensivo, tra gli altri, ci sono gli avvocati Marcello Manna, Teresa Gallici, Ugo Ledonne, Francesco Santelli, Pietro Sammarco, Angela D’Elia, Gianpiero Calabrese, Aurelio Sicilia, Valentina Spizzirri, Maurizio Nucci e Antonella Ponterio.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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