COSENZA «Dopo mesi di terrorismo politico, bugie costruite ad arte e pozzi avvelenati, abbiamo assistito all’ennesimo harakiri del Pd calabrese. Il Ministero dell’Interno ha smentito la tesi di Guccione e ha polverizzato la falsa propaganda sulla presunta incompatibilità del sindaco Occhiuto, con cui per tutta la campagna elettorale si è cercato di prendere in giro gli elettori, ai quali ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa». È quanto dichiarano i deputati Jole Santelli e Roberto Occhiuto, coordinatore e vice coordinatore regionale di Forza Italia.
«Secondo i “giureconsulti” del Pd, il Viminale avrebbe certamente sposato le loro tesi e così hanno presentato un’interpellanza, che poi, consapevoli dell’inconsistenza delle loro idee, non hanno voluto discutere. Allora, per chiarezza nei confronti degli elettori, abbiamo chiesto noi – proseguono Santelli e Occhiuto – al Ministero di rispondere. E anche il governo amico della sinistra cosentina ha ribadito la tesi del Commissario prefettizio Carbone che aveva escluso quanto sbandierato da chi, con ignoranza o malafede, aveva indotto a credere che sulle incompatibilità si potesse esprimere il Ministero dell’Interno. Ora, come prevede la legge, la parola è al consiglio comunale – concludono – e l’arma brandita dal Pd, ormai totalmente spuntata, si è trasformata in un suicidio politico, peraltro annunciato».
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