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«Paesaggi costieri in via di una pericolosa trasformazione»

BELMONTE CALABRO Un’attenzione particolare verso i paesaggi costieri calabresi. Valentino Canturi, promotore e responsabile dell’iniziativa “BelmonteInRete”, ha presentato a Belmonte Calabro il con…

Pubblicato il: 22/07/2016 – 15:42
«Paesaggi costieri in via di una pericolosa trasformazione»

BELMONTE CALABRO Un’attenzione particolare verso i paesaggi costieri calabresi. Valentino Canturi, promotore e responsabile dell’iniziativa “BelmonteInRete”, ha presentato a Belmonte Calabro il convegno conclusivo, “Paesaggi costieri in via di una pericolosa trasformazione, Terra di Mare, Fiumi e Centri Storici da difendere”.
Nell’ambito del ciclo di convegni (in numero di quattro, da aprile a luglio), si sono svolte le attività, valorizzate dal presidente del Centro studi CePSU_CS, Centro provinciale studi urbanistici, ingegnere Francesco De Filippis, che ha illustrato sinteticamente il materiale raccolto durante l’attività convegnistica: «In questa esperienza abbiamo capito:  che non esiste solo la città propriamente detta, l’urbano o l’urbanizzabile, ma prima di tutto il territorio;  che il territorio ha una chiave di lettura sul passato «identitaria», una sul presente caratteristica» e una sul futuro «prospettica»;  che un territorio amministrativo è un mosaico di “pezzi di territorio”, anelli di una stessa catena e che le aree agricole e quelle potenzialmente di valore paesistico-ambientale, i centri storici, sono “pezzi di territorio” che dovranno assumere sempre più valenza in un futuro prossimo;  che l’approccio alla conoscenza dei luoghi deve essere multidisciplinare, ma non basta! … è necessario che le diverse discipline si tocchino fino a compenetrarsi parzialmente l’una nell’altra! In una frase si può affermare che “il peso specifico dell’Urbanistica è il territorio». 
Il ciclo di convegni è stato molto articolato, ricco d’interventi di natura tecnico-scientifica che hanno ricoperto abbondantemente tutte le questioni inerenti il territorio, dalle “marine”, mare compreso, alle aree montane della catena costiera, passando per i centri storici, per le zone in agro e quelle a valenza paesistico-ambientale, il tutto in un sistema relazionale da comprendere nella sua accezione più ampia. Durante il ciclo dei convegni, si segnalano le istituzioni intervenute in modo da comprendere la strutturazione della governance che gli organizzatori hanno inteso dare all’evento nel suo complesso.
È stata affrontata un’analisi del borgo belmontese con una visione organica dei tasselli del territorio ed approfondimenti specifici sui caratteri storici/architettonici, “I segni del tempo tra architettura e paesaggio”, ad opera del professore Chimirri e del Presidente dell’Associazione Barrueco Mariateresa De Luca (Designer e promotrice dell’evento). Quest’ultima ha introdotto un’idea di progetto coerente ad una visione organica di sviluppo sostenibile del centro storico. Domenico Miriello (Unical – Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra-Dibest), ha aperto uno spazio ampio di riflessione riguardo agli interventi d’interesse storico e culturale, grazie al puntuale approfondimento riguardo l’archeometria, un potente strumento per lo studio e la valorizzazione dei Beni Culturali. La dott.ssa Melissa Acquesta (storico dell’arte) – Opere musealizzate e territori di riferimento: il caso dell’Annunciazione di Belmonte Calabro. L’architetto Giorgio Ceraudo (Regione Calabria-dirigente settore beni culturali, soprintendente ai Beni Culturali della Calabria dal 1995 al 2000), ha evidenziato l’importanza del restauro e della conservazione delle opere d’arte nel loro luogo d’origine. Le conclusioni dell’ingegnere Massimo Cristiano, nelle veci dell’assessore all’Urbanistica della Regione Calabria Franco Rossi, hanno raccolto e chiuso lo spirito costruttivo delle attività ed inciso nella direzione di un quadro normativo più chiaro per la fruibilità del turismo sulla costa tirrenica ed in generale della Regione Calabria, con particolare attenzione ai valori culturali territoriali. Le attività sono state moderate e condotte dal consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, ingegnere Giuseppe Amendola, in un clima disteso e partecipato da parte dei relatori, con uno stimolo ed un impegno da parte del Consigliere Amendola, di valorizzare il contributo culturale che la comunità di Belmonte Calabro, con l’azione di campo di Belmonte in rete e dell’associazione Barrueco, sta svolgendo nel tempo.

 

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