Unindustria e Ance: restituire centralità al settore edilizio

COSENZA «Restituire all’edilizia centralità di ruolo nei processi di rilancio dell’economia regionale, soprattutto in una fase importante e delicata come questa, in cui la programmazione dei fondi comunitari sta per essere declinata in attività ed azioni concrete e il Patto per la Calabria sottoscritto con il governo aspetta l’approvazione del Cipe». È quanto hanno chiesto i presidenti del Comitato per le politiche di Coesione di Confindustria Natale Mazzuca e il presidente del Comitato Mezzogiorno ed Isole di Ance, Giovan Battista Perciaccante, in occasione dell’assemblea di Ance Calabria. Alla presenza del presidente nazionale di Ance, Claudio de Albertis, Mazzuca e Perciaccante hanno ribadito che «non è più il momento dei distinguo e dei rinvii celati dietro improbabili necessità di approfondire qualcosa. I rinvii producono in via prevalente l’allungamento dei tempi di realizzazione con conseguente perdita di importanti occasioni per innescare processi di sviluppo. Oggi occorre ripartire su basi nuove facendo tesoro delle esperienze passate. Risulta di particolare rilevanza la scelta della Regione Calabria di aver individuato l’edilizia come una delle aree di specializzazione strategica verso la quale orientare gli investimenti».
«I dati forniti da Ance – è scritto in un comunicato – dimostrano che il settore delle costruzioni continua a fare da traino all’intera economia regionale. Basti pensare che racchiude circa il 13% di tutte le aziende attive in regione, occupando quasi la metà dei lavoratori operanti nel totale dell’industria e circa il 9% degli addetti nell’intero sistema economico regionale e rappresenta intorno al 20% del fatturato complessivo delle imprese calabresi. Ogni miliardo di euro investito in maniera diretta ha un effetto moltiplicatore di ulteriori tre miliardi capaci di dare vita a 17 mila occupati aggiuntivi». «Si tratta di valori di gran lunga superiori alle medie nazionali – dichiarano Mazzuca e Perciaccante – che testimoniano un’incidenza della filiera edilizia sull’economia calabrese maggiore rispetto a quanto avviene in gran parte delle altre regioni italiane. Il comparto dell’edilizia sta iniziando a confrontarsi con le nuove sfide che pone il mercato, strutturandosi in maniera adeguata, aprendosi alle innovazioni e privilegiando la crescita delle società di capitale». «I dirigenti di Confindustria ed Ance – è scritto ancora nel comunicato – chiedono sistemi integrati di opere pubbliche, capaci di equilibrare bisogni sociali e offerta infrastrutturale, fabbisogni pubblici e capacità imprenditoriali, nuove opere e innovazioni aziendali».