ACQUAPPESA È stato chiesto il rinvio a giudizio per Giorgio Maritato, 61 anni, sindaco di Acquappesa e Roberto Laino, 49 anni, responsabile pro tempore dell’ufficio tecnico del Comune del Cosentino, accusati di lesioni personali e omissione d’atti d’ufficio. I fatti che li vedono coinvolti si sono verificati la scorsa estate, quando il giovane Diego Carbone, 35 anni, disabile da 10 anni a causa di un incidente d’auto, si era recato sulla spiaggia di località Palmentello di Acquappesa, fermandosi sulla battigia a pochi metri da una rupe rocciosa caratterizzata da fenomeni di crollo e caduta massi. Proprio da tale rupe si è poi staccato un masso che ha travolto il ragazzo causandogli la rottura della milza con lesioni multiple e diverse emorragie. Una disgrazia nel giorno di un anniversario tragico: 10 anni prima Diego, assistito in questo procedimento dall’avvocato Chiara Penna, aveva subìto l’incidente che lo aveva reso disabile.
Secondo il pm della Procura della Repubblica di Paola, Anna Chiara Fasano, che ha chiesto il rinvio a giudizio per i due imputati, Maritato, in qualità di responsabile del territorio e dell’incolumità pubblica e Laino, quale tecnico comunale, «essendo a conoscenza dei fenomeni franosi nel tratto di arenile sottostante il lato nord del costone denominato Palmentello, omettevano di segnalare la zona quale area a pericolo» e inoltre avrebbero omesso «l’adozione di misure (interdizione all’accesso, cartelli di pericolo, lavori di consolidamento con apposizione di reti di protezione) a salvaguardia della pubblica incolumità e che i concreto avrebbero impedito il tragico evento». L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 27 ottobre.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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