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Incendiati sette mezzi per la raccolta dei rifiuti nel Crotonese

TORRE MELISSA Cinque autocompattatori e due automobili sono stati distrutti da un incendio la notte scorsa a Torre Melissa, nel Crotonese. Sul posto non sono state trovate taniche ma la causa del r…

Pubblicato il: 25/07/2016 – 9:30
Incendiati sette mezzi per la raccolta dei rifiuti nel Crotonese

TORRE MELISSA Cinque autocompattatori e due automobili sono stati distrutti da un incendio la notte scorsa a Torre Melissa, nel Crotonese. Sul posto non sono state trovate taniche ma la causa del rogo, secondo gli investigatori, è presumibilmente dolosa. I mezzi erano di proprietà della società Derico New Geo con sede legale a Cirò Marina, che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani nella zona ed erano parcheggiati in un piazzale dell’azienda. L’intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone, arrivati con due squadre e cinque automezzi, ha evitato che le fiamme si propagassero ad altri mezzi parcheggiati nel piazzale ed al capannone dove si effettua la lavorazione dei rifiuti. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Torre Melissa e da quelli della Compagnia di Cirò Marina.

BOVA: È UN’ESCALATION «L’incendio di Torre Melissa, che ha distrutto cinque autocompattatori e due automobili di proprietà di una società con sede legale a Cirò Marina, alza il livello di preoccupazione e di inquietudine della comunità calabrese, rappresentando, a distanza di poco tempo da quanto successo a Girifalco, un’altra tappa dell’escalation criminale che, da un po’ di tempo a questa parte, ha deciso di indirizzare la propria attenzione anche su strutture ed automezzi della nostra regione impegnate nella raccolta dei rifiuti urbani». Lo afferma, in una nota, il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Arturo Bova.
«Giorno dopo giorno – aggiunge – siamo costretti a prendere atto di come sia sempre più a rischio la sicurezza, che dovrebbe essere il baluardo della democrazia e di una sfida all’insegna della partecipazione e della cittadinanza attiva, valori ai quali in primis sono chiamati i nostri giovani per contribuire allo sviluppo della nostra terra. Situazioni che, proprio per il loro accavallarsi, sfiancano le risorse migliori della Calabria, ma rispetto alla quali la risposta non può che essere corale: della società civile, nelle sue articolazioni più sane e della classe politico-istituzionale, chiamati a fare fronte comune di fronte a una battaglia contro il crimine che è anche e soprattutto battaglia di libertà».

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