REGGIO CALABRIA Tra pochi giorni la Provincia di Reggio scomparirà e, con essa, forse anche il ricordo dei suoi rappresentanti. Per scongiurare questo rischio, il presidente Giuseppe Raffa, i suoi assessori e i consiglieri tutti hanno pensato bene di installare una lapide a Palazzo Foti che funga da perenne testimonianza dell’impegno degli «ultimi rappresentanti eletti direttamente dal popolo». A mettere in luce l’anomalia è stato Sergio Rizzo, con un articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera e interamente dedicato alle “autocelebrazioni” degli ormai ex consiglieri mandati a casa dalla riforma Delrio.
Il prossimo 7 agosto i sindaci e gli eletti in Comune della provincia reggina (intesa in senso geografico) voteranno per eleggere il Consiglio della nuova Città metropolitana e allora inizierà un’altra fase. «La Provincia sarà ufficialmente defunta», spiega Rizzo, «ma della passata epoca gloriosa non mancherà un ricordo». Quella lapide marmorea dove appare un elenco «in caratteri color rosso sangue martirio». In alto ecco Raffa «che celebra se stesso ancora in carica», seguito dal presidente del Consiglio Antonio Eroi, dai due vicepresidenti e dal 26 consiglieri. «Quanto ai contribuenti calabresi – osserva ancora il giornalista del Corriere –, non siamo sicuri che apprezzeranno il commiato degli ultimi eletti con l’ultima piccola spremuta di soldi pubblici. O la lapide l’hanno pagata i 34 martiri della democrazia reggina?».
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