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Bando per 81, il ministero bacchetta la Regione

CATANZARO Soldi destinati all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità dei giovani Neet (acronimo inglese per indicare quei ragazzi dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano e non fanno forma…

Pubblicato il: 28/07/2016 – 13:16
Bando per 81, il ministero bacchetta la Regione

CATANZARO Soldi destinati all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità dei giovani Neet (acronimo inglese per indicare quei ragazzi dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione) e invece usati per bandi che mirano ad altro. Risorse che rischiano, come scrive lo stesso Ministero del Lavoro, di «rimanere inutilizzate». Fondi Pon Iog (Iniziativa occupazione giovani) del valore di 6,2 milioni di euro che in parte la Regione Calabria vorrebbe destinare al bando “Supporto all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità Misura 7.1”, pubblicato lo scorso 3 marzo, tramite Azienda Calabria Lavoro, e attraverso il quale ricerca 81 figure professionali. Per fare cosa? Comunicazione, animazione territoriale, promozione della Misura 7.1; assistenza personalizzata per la stesura del business plan, con affiancamento specifico in relazione alla tipologia di attività; accompagnamento per l’accesso al credito e alla finanziabilità e per la presentazione delle domande di finanziamento al fondo nazionale; e così via. In parole povere affiancare le attività del dipartimento Lavoro. Niente a che vedere con l’assistenza ai giovani Neet.

I RICHIAMI DEL MINISTERO Il ministero del Lavoro per ben due volte ha richiamato il dipartimento regionale Sviluppo economico, Lavoro e Formazione sociale sull’uso di questi fondi, esprimendo perplessità sulle procedure adottate. L’ultima nota risale allo scorso 15 luglio. È indirizzata al direttore generale Antonio De Marco e a Giuseppe Mancini e fa seguito alla nota del 14 aprile con la quale il Ministero aveva comunicato gli esiti delle verifica di congruità del bando. Perplessità già espresse ad aprile, dunque, che persistono e vengono rimarcate a luglio. Il richiamo è chiaro: «L’Avviso “Supporto all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità Misura 7.1” di cui all’oggetto, pubblicato dall’Azienda Calabria Lavoro senza previa visione e validazione da parte della Regione e dello scrivente Ministero, è finalizzato alla selezione di circa 80 figure – tutor – alle quali affidare l’attuazione dei percorsi di accompagnamento all’autoimpiego/autoimprenditorialità dei giovani Neet. Proprio la selezione del personale esterno all’Azienda, apparentemente retribuito con risorse Iog, non risulterebbe coerente in primis con il principio cardine per l’utilizzo delle risorse del Programma Operativo di riferimento, ossia che le stesse vengano rivolte esclusivamente ad azioni dirette ai giovani Neet».
Altre criticità riguardano il numero troppo alto delle persone che si intende selezionare: «La numerosità delle figure professionali richieste dall’Avviso evidenzia l’assenza, in seno all’Azienda, di personale dedicato e qualificato all’erogazione dei percorsi di accompagnamento all’autoimpiego/auto imprenditorialità».
E inoltre «i profili professionali oggetto di selezione non paiono garantire la necessaria esperienza per l’erogazione dei percorsi di accompagnamento all’autoimpiego/auto imprenditorialità».

PRIMA CON LE BUONE, POI LE BACCHETTATE «Tali criticità – prosegue la nota – sono state comunicate alla Regione dapprima per le vie brevi e informalmente, auspicando delle modifiche all’Avviso per assicurare il corretto avvio della Misura e la regolare rendicontazione delle spese; successivamente, con la citata nota prot. 119557 del 16.04.2015, l’AdG ha provveduto a comunicare formalmente le condizioni minime per assicurare la coerenza delle azioni intraprese e dell’avviso citato con il Pon Iog». Nonostante questo il bando resta dov’è, senza andare avanti né indietro, fermo dallo scorso tre marzo. E il bando continua a restare appeso sul sito di Azienda Calabria Lavoro. Lo rileva anche il ministero: «Ad oggi si riscontra che l’avviso in oggetto è tuttora pubblicato e valido e, in assenza di ulteriori informazioni, si ipotizza che l’iter attuativo dello stesso sia attualmente in corso. Si rappresenta pertanto l’urgente necessità di intraprendere le necessarie azioni che consentano di non pregiudicare, oltre all’ammissibilità delle spese dell’Avviso pubblico al Pon Iog, anche l’opportunità di offrire ai giovani Neet residenti nella Regione Calabria dei servizi di standard elevato, erogati da personale qualificato».

CON LA SCUSA DEI GIOVANI «La Regione Calabria ha infatti effettuato cospicui conferimenti al fondo SelfiEmployment in ragione del forte interessamento dei giovani potenzialmente destinatari della Misura, come riscontrato anche dal Ministero in occasione dei workshop sulla Misura 7 – SelfiEmployment svoltisi in Calabria il 27 e 28 aprile u.s.”, prosegue la nota. Che minaccia quello che potrebbe essere lo scenario futuro: “In assenza di un numero adeguato di giovani Neet formati sulla Misura 7.1 le suddette risorse conferite al Fondo SelfiEmployment rimarrebbero inutilizzate».

TUTTO TACE «Si richiede pertanto alla Regione un celere riscontro alla presente», scrivono da Roma. Ma in Calabria tutto tace, nessuno si muove, il bando resta dov’è, coloro che hanno partecipato aspettano che qualcosa si smuova. Il 15 luglio il ministero rappresenta le sue perplessità, De Marco non risponde, Fortunato Varone (commissario di Azienda Calabria Lavoro) prima di chiudere la selezione pare aspetti notizie da Catanzaro. Dall’orizzonte sono nel frattempo spariti l’assessore al Lavoro, Federica Roccisano e il governatore della Calabria Mario Oliverio. Sullo sfondo c’è chi aspetta. Su una riva i giovani Neet calabresi, senza lavoro, senza alcuna formazione. E dall’altra ci sono coloro che speravano in un lavoro con la selezione tra gli 81 del bando. Si tratta, per la maggior parte, di ex Field, ex Calabria Etica, persone che la Regione Calabria aveva già impiegato nel dipartimento Lavoro e che aspettano di essere ricollocate. Dal conto suo la Regione ne ha bisogno per chiudere e rendicontare progetti nuovi o già avviati. Ma con questo avviso pubblico sospeso nel vuoto e in odore di revoca in autotutela, il dipartimento avrebbe aggirato l’ostacolo con la contrattualizzazione di 26 persone tra gli ex di Programma Stages, i super laureati del 2008, che avranno le mansioni richieste agli 81. Il progetto, in questo caso, è finanziato con 520mila euro a valere sul Pac (piano di azione per la coesione). Resta da capire come farà la Regione Calabria a gestire i fondi Pon Iog per i giovani e la ricollocazione di un esercito di cinquantenni senza lavoro e con famiglie monoreddito.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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