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Pd, una reunion per ripartire

COSENZA Due giorni di confronto per rilanciare l’azione del Pd in Calabria. Inizierà domani pomeriggio, con la relazione del segretario Ernesto Magorno, per concludersi sabato l’assemblea regionale…

Pubblicato il: 28/07/2016 – 13:35
Pd, una reunion per ripartire

COSENZA Due giorni di confronto per rilanciare l’azione del Pd in Calabria. Inizierà domani pomeriggio, con la relazione del segretario Ernesto Magorno, per concludersi sabato l’assemblea regionale del Pd convocata per discutere della riorganizzazione del partito nella regione.
L’appuntamento è a Camigliatello Silano, al complesso turistico “La Fattoria” in località Labonia. All’assemblea regionale del Pd parteciperanno i segretari di circolo e i sindaci iscritti al partito. «Costruiamo un grande evento democratico in cui – hanno scritto nella lettera di convocazione dell’assemblea il segretario regionale del partito Ernesto Magorno, il presidente dell’assemblea regionale Peppino Vallone e il responsabile dell’organizzazione Giovanni Puccio – discuteremo di come rilanciare l’azione del Partito in Calabria attraverso un confronto largo ed aperto sul progetto di riforma del partito e sul tema della rappresentanza politica, sulle nuove forme di partecipazione alla vita interna del partito, sulle grandi sfide che attraversano l’Europa e l’Italia e sui grandi temi che interessano la Calabria e che costituiscono la nostra sfida di governo».
«Arriviamo a questo appuntamento proseguono i dem – dopo una riflessione in direzione regionale e nelle cinque federazioni provinciali, dopo un confronto con il gruppo del Partito democratico al Consiglio regionale della Calabria e i forum tematici già costituiti in seno all’Unione regionale. Sono già numerosi i contributi ricevuti e siamo certi – concludono Magorno, Vallone e Puccio – che a Camigliatello Silano ci sarà un arricchimento dell’elaborazione programmatica del nostro partito e della direzione politica che metteremo in campo nel prossimo futuro».

IL PROGRAMMA Molto ricco il programma della due giorni di assemblea. Si parte venerdì 29 luglio, alle 15 con la relazione del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, a seguire la relazione del parlamentare Demetrio Battaglia sul referendum costituzionale e il dibattito dell’assemblea plenaria: dalle ore 19 sono previste l’assemblea dei segretari di circolo e dei segretari di federazione sulla riorganizzazione del partito e la riunione della Consulta dei sindaci del Pd con la partecipazione dei consiglieri regionali e dei parlamentari democrat.
I lavori dell’assemblea riprenderanno la mattina di sabato 30 luglio con la prosecuzione del dibattito e quindi con gli interventi del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Marco Minniti: le conclusioni sono affidate al segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. Dal pomeriggio di venerdì sulla pagina facebook del Pd Calabria sarà possibile seguire i vari interventi dell’assemblea regionale del partito.

OLIVERIO: IL RIMPASTO NON È ALL’ORDINE DEL GIORNO «Un rimpasto della giunta regionale non è all’ordine del giorno dell’assemblea regionale del Pd in programma domani e sabato a Camigliatello Silano», ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, rispondendo a una domanda dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella. «Le fibrillazioni nel partito – ha aggiunto – non c’entrano con l’esecutivo. Normale che ci siano discussioni nel partito. Sarebbe innaturale il contrario, ma il tema della giunta regionale non è in agenda. Nell’assemblea ci confronteremo con responsabilità, senza sacrificare i vari punti di vista che sono la forza del partito».

SCALZO: UNA CABINA DI REGIA CON I SINDACI «Sarà un’occasione – dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo – per verificare il lavoro svolto dall’attuale giunta, ma anche per rilanciare a tutti i livelli la nostra azione, sia dentro il partito, sia nelle istituzioni. In questo quadro, è necessario ripartire da una valutazione completa e serena, senza infingimenti e senza nascondersi di fronte alle difficoltà incontrate, non tutte ascrivibili alla politica: anzi. Ritengo che un siffatto confronto possa solo giovare a un partito come il Pd, che è l’unico ancora oggi fortemente strutturato e radicato sul territorio, ma anche l’unico che può vantare l’autorevolezza e l’esperienza di governo che servono alla Calabria e al Paese. Oggi, però, una presa d’atto delle principali questioni, politiche e non solo, risulta indifferibile. Così come appare – aggiunge – non più rinviabile la necessità di completare l’architettura politica complessiva della struttura di partito, restituendo centralità a quegli organismi democratici che devono costituire il motore della nostra azione. Mi riferisco soprattutto al Gruppo del Pd in consiglio regionale, che deve avere la capacità di tornare a lavorare nei territori, attraverso l’organizzazione di iniziative in tutte e cinque e province, con la presentazione di proposte concrete, che rafforzino quell’elemento di radicamento con le comunità locali, da sempre ‘cifra’ caratteristica del nostro modo di fare politica. Una visione analoga deve, a mio avviso, contraddistinguere anche il rapporto tra la Regione e gli enti locali». Da qui, la proposta di Scalzo: la costituzione di un coordinamento permanente, da insediare presso la Presidenza, tra la Regione e i sindaci dei Comuni calabresi. «Si tratta – spiega il consigliere regionale – di una vera e propria “cabina di regia”, con funzioni operative ben diverse da quelle del Cal, che abbia un effettivo e concreto impatto, costituendo il luogo di incontro tra le istanze del tessuto politico amministrativo calabrese e le risposte che la Regione può e deve dare. Nella “due giorni” di Camigliatello, non potremo non occuparci anche del tema cruciale della sanità, che assorbe da solo oltre il 70% del bilancio di quasi tutte le Regioni italiane e che in Calabria non può continuare a fondarsi su una grave quanto macroscopica confusione. È perciò di vitale importanza che la ripartenza della macchina politico-amministrativa regionale si accompagni al rientro nell’alveo delle prerogative istituzionali del Dipartimento Tutela della Salute e dell’Ufficio del Commissario».

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