CATANZARO Contrasto alla povertà e sostegno al reddito sono tra gli argomenti più caldi nel panorama nazionale, tanto che nei giorni scorsi il governo Renzi ha ufficializzato la nascita del Sia, il fondo di sostegno per l’inclusione attiva, costituito con 500 milioni di euro da ripartire tra le regione italiane. Alla Calabria sono toccati 36 milioni di euro a cui la Regione ha deciso di aggiungere altri 200 milioni per dar vita ad un piano per il contrasto alla povertà e per l’inclusione sociale.
Il Piano, che si compone di diverse misure, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dal governatore Mario Oliverio, dall’assessore regionale alle Politiche sociali Federica Roccisano, dal dg del suo dipartimento Antonio De Marco e dell’Autorità di gestione per il Por 2014-20 Paolo Praticò.
L’esigenza di un piano del genere nasce dai numeri evidenziati dallo stesso governatore nel corso dell’incontro: in Italia, circa il 10,3% delle famiglie vivono condizioni economiche prossime o al di sotto della soglia di povertà. In Calabria, questo dato aumenta fino al 26,9%: in pratica più di una famiglia calabrese su quattro ha problemi economici, per un totale di 250 mila nuclei familiari: «Vogliamo partire da qui – ha detto Oliverio – perché non c’è politica di sviluppo che tenga se non è accompagnata da politiche di inclusione sociale. Il piano è quindi necessario per aiutare a uscire dalla povertà i singoli e le famiglie della nostra regione, per aiutare i calabresi in difficoltà a trovare una possibilità di lavoro e dare, quindi, dignità ai nostri conterranei».
Per quanto attiene la parte del reddito d’inclusione, l’attuazione del piano prevede la pubblicazione di bandi destinati a favorire l’ingresso o il rientro nel mondo del lavoro di ex percettori di ammortizzatori sociali che oggi vivono al di sotto della soglia di povertà. È il caso, ad esempio, dei concorsi già presentati qualche settimana fa relativi alle selezioni per l’inserimento nei tribunali, nella cura dei beni culturali e nell’assistenza educativa. Altri bandi saranno promossi già all’inizio di settembre.
Quanto al contrasto alla povertà, l’obiettivo dichiarato dal dg De Marco è raggiungere almeno 28 mila delle 250 mila famiglie in difficoltà, sostenendone il reddito con contributi mensili fino a 400 euro a nucleo familiare.
Oliverio ha poi posto l’accento su due aspetti ritenuti fondamentali. Il primo sono i criteri di selezione: «Ci tengo a sottolineare come ho preteso forme chiare e trasparenti per l’utilizzazione delle risorse, con criteri oggettivi e misurabili che saranno alla base dell’individuazione dei beneficiari delle misure. Così facendo si possono mettere in atto sin dall’inizio delle procedure gli strumenti di controllo della spesa. Il piano è un’operazione di giustizia sociale che si concretizza anche riconoscendo a tutti i diritti che gli spettano».
Il secondo aspetto importante per il governatore è che il piano sia una somma di misure finalizzate «per nulla all’assistenzialismo, ma all’inclusione sociale e alla partecipazione attiva degli individui al tessuto produttivo della nostra regione. È una battaglia di dignità che solo così può essere condotta».
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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